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Monnezza Capitale, che fine faranno i rifiuti di Roma?

24 novembre 2017 | 12.49
LETTURA: 3 minuti

(AdnKronos)
(AdnKronos)

La Regione Lazio, a quanto apprende l'Adnkronos, si è già attivata per rispondere alle richieste dell'Ama, "come sempre fatto in situazioni simili", e sono già in corso colloqui con altre Regioni, anche alcune con le quali non esistono intese precedenti come Piemonte e Lombardia, per trovare un accordo sull'invio di parte dei rifiuti che non possono essere trattati a Roma per insufficienza di impianti e scongiurare così una nuova emergenza durante le festività. In particolare, da fonti della Pisana si apprende che è già in corso un dialogo con Umbria, Abruzzo e Toscana, regioni dove ci sono già state collaborazioni sul fronte rifiuti in passato, ma si stanno avviando contatti anche con Lombardia e Piemonte, con le quali non esistono però precedenti in tal senso. L'iniziativa dopo la lettera con cui la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sollecitava la Regione a sbloccare la situazione, consentendo ad Ama di portare i rifiuti in altri territori italiani.

LOMBARDIA, DIREMO NO A ROMA - Stop dalla Regione Lombardia al trattamento di rifiuti provenienti dalla Capitale. "A noi ufficialmente non risulta nessuna richiesta formale - afferma all'Adnkronos l'assessore all'Ambiente della Lombardia Claudia Maria Terzi spiegando la linea della Regione: "Noi siamo aperti ad accogliere rifiuti di altre Regioni in situazioni di emergenza come ad esempio è avvenuto durante l'alluvione in Liguria, negli altri casi no: quella di Roma non è un'emergenza, ma una situazione ormai endemica e strutturale. Fino ad oggi e ora ancora di più, il sindaco di Roma non intende gestire la questione dei rifiuti". "Dalla Lombardia ci sarà un rifiuto", afferma l'assessore regionale sottolineando che però "purtroppo l'articolo 35 dello 'Sblocca Italia', una legge statale contraria alla nostra, costringe le Regioni a smaltire i rifiuti urbani che arrivano da altre. E così da qualche mese arrivano rifiuti anche da altre regioni". "Il fatto che i lombardi paghino perché nel loro territorio si sono dotati di impianti per lo smaltimento dei propri rifiuti, non è giustificabile - sottolinea l'assessore - E' ora che anche Roma, e in particolare la signora Raggi, si decida a gestire i propri rifiuti, a fare la differenziata, a pensare agli impianti di smaltimento e a finirla con lo scaricare le proprie responsabilità".

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