Sarà un'estate calda ma non da record quella del 2018. A delineare il nuovo scenario che si affaccia sull'Italia è il colonnello Paolo Ernani, meteorologo: "L'anticiclone delle Azzorre (e non l'Africano), estendendosi con più frequenza sulle regioni del Mediterraneo dovrebbe apportare nel complesso tempo prevalentemente stabile e temperature assai miti e non necessariamente calde", spiega il colonnello.
Un'estate mite preannunciata dal mese di maggio, che risulta essere stato meno caldo rispetto alla media come spiega il colonnello Ernani: "Si pone al 10° posto nella graduatoria termica, partendo dai più caldi. Il più caldo è stato invece il 2009 con 19,92°, mentre la palma del più freddo spetta al maggio 2004 con 16,10° gradi centigradi".
Tutto questo ovviamente non esclude la possibilità di periodi più caldi del normale accompagnati da piogge e temporali di calore pomeridiani più frequenti in generale sui rilievi montuosi.