cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sfruttavano braccianti africani, 4 arresti

24 ottobre 2018 | 07.27
LETTURA: 3 minuti

La Squadra Mobile di Ragusa
La Squadra Mobile di Ragusa

Quattro imprenditori agricoli sono stati arrestati dalla Polizia di Ragusa, che ha denunciato anche altri tre imprenditori, accusati di caporalato. Tutti sfruttavano la manodopera dei braccianti agricoli - africani richiedenti asilo, romeni, tunisini e in minima parte italiani - impiegati presso le serre di Vittoria. La Squadra Mobile ragusana, guidata da Antonino Ciavola, ha concluso due settimane di controlli serrati per reprimere il cosiddetto caporalato. "Al termine dei controlli, la 'fotografia' del territorio rappresenta una situazione di illegalità diffusa - dicono gli inquirenti -. In questa occasione nessuna delle aziende agricole controllate rispettava le norme vigenti".

Oltre allo sfruttamento lavorativo sono state contestate infrazioni per le modalità di assunzione (molti i lavoratori in nero); normative sull’edilizia (alloggi dei lavoratori fatiscenti e abusivi); violazioni delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro; violazione del c.d. codice dell’ambiente (discariche abusive di plastica ed anticrittogamici); violazione delle norme sulla salubrità degli ambienti adibiti a civile abitazione (abusive ed in pessime condizioni igieniche incompatibili con la vita).

"I lavoratori hanno reso dichiarazioni tali da permettere alla Squadra Mobile di procedere all’arresto (nei casi più gravi) e alla denuncia in stato di libertà (nei gasi meno gravi)" spiegano ancora gli investigatori. Sottoposte a sequestro le aree adibite a discarica abusiva e le abitazioni costruite in violazione delle leggi sull’edilizia. I poliziotti hanno accertato l’impiego di minori privi di qualsiasi dispositivo di protezione mentre irrigavano con fertilizzanti tossici per l’uomo. Nelle abitazioni abusive vivevano interi nuclei familiari con neonati che sono stati segnalati ai servizi sociali del comune di Vittoria.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza