Berna, 20 feb. (Adnkronos/Ats) - Tutti i partner ufficiali svizzeri del programma di studi Erasmus sono invitati a riunirsi a Berna il prossimo 3 marzo. L'incontro è volto a mettere a punto una risposta coerente delle istituzioni elvetiche nei confronti delle università europee, dopo che i negoziati per l'estensione del programma sono stati sospesi in seguito al sì svizzero al referendum contro l'immigrazione di massa. Lo ha indicato oggi all'Ats la responsabile del Servizio delle relazioni internazionali all'Università di Losanna (UNIL), Antoinette Charon."Ci scambieremo le nostre angosce", ha ironizzato la collaboratrice dell'UNIL.
La riunione informale deve consentire una discussione aperta tra tutti coloro che sono coinvolti in Svizzera nel programma Erasmus: politecnici, università, scuole universitarie professionali e alte scuole pedagogiche. "Ci siamo logorati con le domande, sia all'interno che all'esterno" su cosa succederà dopo il "sì" all'iniziativa dell'UDC contro l'immigrazione di massa. "Noi siamo al fronte, non possiamo aspettare le autorità. Occorre che formuliamo una risposta coerente verso le università europee", ha proseguito Antoinette Charon. L'UNIL ha fissato a oggi il termine per l'inoltro di candidature al programma Erasmus in vista dell'inizio dell'anno accademico in settembre. Incoraggia gli studenti a iscriversi, anche se regna sempre molta incertezza sull'evoluzione della situazione.