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Ucraina, Poroshenko annuncia sette giorni di tregua. Ma Mosca: “E’ un ultimatum”

Il presidente ha comunicato che il cessate il fuoco resterà in vigore fino al 27 giugno per permettere ai “terroristi” di deporre le armi. Critiche dal Cremlino

(Xinhua)
(Xinhua)
20 giugno 2014 | 10.11
LETTURA: 3 minuti

Sette giorni di cessate il fuoco in Ucraina. Il presidente Petro Poroshenko ha annunciato che la tregua resterà in vigore fino al 27 giugno per permettere ai “terroristi” di deporre le armi. “Azioni militari verranno effettuate solo in risposta ad eventuali attacchi dei ribelli alle nostre forze”, ha affermato il capo dello Stato ucraino.

Ma per Mosca si tratta “di un ultimatum ai militanti della zona sudorientale”, ha replicato il Cremlino criticando il piano anche perché privo di una proposta sull’avvio di un negoziato, riferisce l’agenzia di stampa Interfax.

“Nessuno deporrà le armi”, ha commentato Miroslav Rudenko, leader separatista nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. E altri militanti hanno detto di non credere alla proposta venuta da Kiev. “Abbiamo sentito di un centinaio di cessate il fuoco da parte della Guardia Nazionale e dell’esercito ucraino. Ma le operazioni militari non si sono fermate per un istante”, ha dichiarato Alexander Purgin, altro leader separatista a Donetsk.

Il ricorso di Medvedev al WTO - Intanto la Russia ha deciso di contestare davanti all’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) le sanzioni americane imposte nelle settimane scorse per via della crisi ucraina. Lo ha annunciato il premier russo Dmitry Medvedev, durante un forum internazionale a San Pietroburgo. “Gli Stati Uniti hanno introdotto sanzioni contro la Russia che hanno conseguenze negative per il commercio estero - ha accusato Medvedev - Abbiamo deciso di contestarle davanti al Wto”.

Secondo il capo del governo di Mosca, le sanzioni americane rappresentano “un pregiudizio” e “un non rispetto dei suoi obblighi da parte degli Stati Uniti” e la procedura avviata all’organizzazione con sede a Ginevra permetterà di “valutare la sua imparzialità e oggettività”.

Usa adottano sanzioni contro sette leader separatisti - Sul fronte opposto, il dipartimento del Tesoro americano ha adottato nuove sanzioni contro 7 leader separatisti accusati di azioni che minacciano la pace in Ucraina. Le nuove misure sono state annunciate mentre dall’amministrazione americana si fa riferimento a nuove prove del fatto che la Russia sta ammassando di nuovo armi e munizioni nei pressi del confine con l’Ucraina. Le nuove sanzioni congelano i beni che i separatisti possono avere negli Stati Uniti e proibiscono a tutte le compagnie e ditte americane di fare affari con loro.

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