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Afghanistan, sparite nel nulla quasi la metà delle armi fornite dagli Usa a Karzai

28 luglio 2014 | 15.19
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Si teme che molte delle armi mancanti all'appello possano essere state messe in vendita sul mercato nero, finendo nelle mani degli insorti talebani. In 10 anni forniture per 626 milioni di dollari

Afghanistan, sparite nel nulla quasi la metà delle armi fornite dagli Usa a Karzai

Il Pentagono ha perso le tracce di oltre il 40 per cento delle armi da fuoco fornite alla forze di sicurezza Afghane per un valore di 626 milioni di dollari. Sono queste le conclusioni, piuttosto imbarazzanti, di un rapporto dell'Ispettorato generale per la ricostruzione dell'Afghanistan (Sigar) che verrà reso pubblico oggi. Secondo il documento, che viene anticipato dal Washington Times, i due sistemi informativi che dovrebbero mantenere aggiornato l'inventario di tutte le armi Usa inviate in Afghanistan contengono una quantità impressionante di errori.

Le conclusioni contenute nel rapporto alimentano i timori che molte delle armi mancanti all'appello possano essere state messe in vendita sul mercato nero, finendo nelle mani degli insorti talebani. Secondo il quotidiano Usa, il Pentagono nel corso degli ultimi dieci anni ha inviato alle forze afghane 747mila tra armi da fuoco e relativi accessori. Traccia di ogni movimento di queste armi dovrebbe essere contenuta nei due sistemi impiegati dall'esercito afghano per mantenere aggiornato l'inventario, un misto di documenti cartacei e fogli Excel.

In base alle conclusioni del rapporto, sui 474.823 numeri di serie registrati nel database dei sistemi informativi, 203.888, circa il 43 per cento, sono mancanti o risultano duplicati. Gli ispettori del Sigar hanno inoltre scoperto che 24.520 numeri di serie sarebbero stati duplicati almeno una volta, mentre per altri 50.304 numeri di serie non risultano le date di spedizione o di consegna.

Secondo Jeffrey Brown, uno dei responsabili dell'Ispettorato, "non ci sono prove" che le armi siano finite negli arsenali dei talebani, anche se, ammette, "non era questo lo scopo della nostra indagine". Il Pentagono, scrive il Washington Times, sta ora correndo ai ripari e valutando nuovi sistemi di consegna ed inventario delle armi inviate alle forze di sicurezza afghane.

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