Oltre 1700 yazidi rifugiati in Turchia. Ambasciata italiana: ''Consegnato un terzo degli aiuti''
Grazie ai nuovi raid americani, le forze curde dei peshmerga hanno riconquistato la parte orientale della diga di Mosul, nella provincia di Ninive, dopo una battaglia con i miliziani dello 'Stato islamico dell'Iraq e del Levante'. Lo ha riferito un portavoce militare iracheno, generale Qasim Atta, come riferito dalla tv di Stato irachena all'indomani delle voci circolate ieri in tal senso.
Decisivi per l'avanzata dei curdi, i raid annunciati ieri dal Pentagono con caccia e droni contro obiettivi dello Stato Islamico dell'Iraq e il Levante (Isil) vicino a "Erbil e la diga di Mosul". Nei raid sono stati "distrutti o danneggiati quattro mezzi di trasporto truppe corazzati, sette veicoli armati, due Humvee e un veicolo corazzato".
Intanto oltre 1700 yazidi in fuga dai combattimenti e dalle violenze in Iraq sono stati accolti nelle ultime ore in una tendopoli allestita nella Turchia sudorientale. Nella struttura nel distretto di Midyat, nella provincia di Mardin, sono arrivati 1750 yazidi, che -secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu- potranno poi essere accolti in un campo profughi al termine di controlli medici.