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Filippine, jihadisti minacciano di decapitare due tedeschi: "Berlino non segua gli Usa nella guerra all'Is"

24 settembre 2014 | 15.43
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Rivendicazione del gruppo islamista su Twitter: una foto mostra i due ostaggi, il 71enne Stephan Okoveix e la 55enne Henrike Diesen, circondati da persone con il volto coperto. Chiesto alla Germania un riscatto di 5,6 milioni di dollari entro il 10 ottobre. La polizia filippina sta verificando la notizia. Sono stati rapiti il 25 aprile mentre erano in viaggio sul loro yacht

Filippine, jihadisti minacciano di decapitare due tedeschi:

Il gruppo terrorista filippino Abu Sayyaf tiene in ostaggio due turisti tedeschi e minaccia di decapitarne uno se la Germania non pagherà entro il 10 ottobre un riscatto di 250 milioni di pesos (5,6 milioni di dollari) e non interromperà ogni sostegno all'operazione lanciata dagli Stati Uniti contro gli jihadisti dello Stato Islamico.

La rivendicazione del gruppo islamista filippino è stata diffusa su Twitter con una foto che mostra i due ostaggi, il 71enne Stephan Okoveix e la 55enne Henrike Diesen, circondati da individui dal volto coperto, uno dei quali brandisce un machete.

La polizia filippina sta "verificando" la notizia, ha dichiarato il sovrintendente Abraham Orbita, capo della polizia nella provincia meridionale di Sulu, dove si ritiene che i due tedeschi siano tenuti prigionieri. Okoveix e Diesen sono stati rapiti il 25 aprile mentre erano in viaggio sul loro yacht a largo della provincia occidentale di Palawan.

Il gruppo Abu Sayyaf, i cui leader hanno giurato fedeltà allo Stato Islamico, si è reso responsabile di diversi attentati e rapimenti di ostaggi stranieri nelle Filippine.

Le minacce di Abu Sayyaf sono state postate da un account di Twitter che "sembra avere legami con il gruppo jihadista", afferma il SITE intelligence group, un'organizzazione che monitora i gruppi terroristi islamici. "La minaccia è reale" afferma Rommel Banlaoi, direttore del Philipine Institute for Peace, Violence and Terrorisme Research. Fonti dell'intelligence militare di Manila aggiungono tuttavia che, malgrado la minaccia sia da prendere seriamente, potrebbe essere stata diffusa allo scopo di aumentare il proprio potere negoziale in vista del pagamento del riscatto.

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