"Chiediamo alla comunità internazionale di adoperarsi per ristabilire la convivenza pacifica in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente". E' il passo centrale del messaggio ufficiale redatto dal Sinodo dei Vescovi, di cui è in corso in Vaticano l'assemblea straordinaria sulla famiglia, presente Papa Francesco.
Dal Sinodo arriva anzitutto "profonda vicinanza a tutte le famiglie che soffrono a causa dei numerosi conflitti in corso. In particolare - si specifica - eleviamo al Signore la nostra supplica per le famiglie irachene e siriane costrette, a causa della fede cristiana che professano o dell'appartenenza ad altre comunità etniche o religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di ogni certezza. Con Papa Francesco, ribadiamo che 'nessuno può usare il nome di Dio per commettere violenza' e che 'uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio!'".
Nel ringraziare "le organizzazioni internazionali e i Paesi per la loro solidarietà", il Sinodo invita "le persone di buona volontà ad offrire la necessaria assistenza e l'aiuto alle vittime innocenti della barbarie in atto" e chiede alla Comunità internazionale di "adoperarsi per ristabilire la convivenza pacifica in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente. Il nostro pensiero - prosegue il messaggio sinodale - va parimenti alle famiglie lacerate e sofferenti nelle altre parti del mondo, che subiscono persistenti violenze. A loro vogliamo assicurare la nostra costante preghiera perché il Signore misericordioso converta i cuori e doni pace e stabilità a quanti ora sono nella prova".