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Ebola, Oms: "Quasi 9mila i casi". Morto il funzionario Onu ricoverato in Germania

14 ottobre 2014 | 10.21
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L'Organizzazione mondiale della sanità: "Attese fino a 10 mila infezioni a settimana a dicembre". Il dipendente delle Nazioni Unite, un sudanese di 56 anni, era arrivato a Lipsia giovedì. Zuckerberg dona 25 milioni di dollari e uno speculatore mette in vendita Ebola.com per 150mila dollari. Nuovo allarme: "Rischi di contagio per via sessuale anche dopo la guarigione"

(Xinhua)
(Xinhua)

L'epidemia di Ebola accelererà. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si aspetta che il tasso di infezione arrivi a 5-10 mila nuovi casi a settimana per dicembre in Africa occidentale. In ogni caso la speranza è quella di riuscire a rallentare questa corsa nel nuovo anno, migliorando le procedure di cremazione in sicurezza dei cadaveri e quelle di isolamento dei pazienti, ha detto Bruce Aylward, vice direttore generale Oms.

Nel frattempo il numero di contagi in Guinea, Liberia e Sierra Leone continua a crescere. Secondo l'ultimo report dell'Oms in Africa occidentale i casi sono arrivati a quota 8.914 e i decessi sono stati 4.447.

L'allarme cresce anche in Europa. E' morto il paziente ricoverato a Lipsia, lo hanno reso noto i responsabili dell'ospedale Sankt Georg, precisando che il decesso è avvenuto lunedì notte. L'uomo, un dipendente sudanese delle Nazioni Unite di 56 anni, era arrivato lo scorso giovedì in Germania a bordo di un aereo speciale, attrezzato per il trasporto di pazienti affetti da malattie contagiose.

I medici dell'ospedale tedesco avevano definito la situazione del paziente, che aveva contratto il virus in Liberia, "estremamente grave, ma stabile".

"Nonostante le cure mediche intensive e gli enormi sforzi fatti dal nostro staff medico, il 56enne dipendente dell'Onu è morto", si legge nel comunicato dell'ospedale di Lipsia. Le autorità ospedaliere assicurano che non ci sono rischi di altre infezioni.

Era il terzo malato arrivato in Germania: all'ospedale di Francoforte è ricoverato un medico ugandese, mentre dopo cinque settimane di cure l'ospedale di Amburgo ha dimesso il primo malato di Ebola, un esperto senegalese dell'Oms trasferito in Germania.

E' stata intanto identificata dai media americani l'infermiera di Dallas contagiata dal virus: si chiama Nina Pham, ha 26 anni e, prima di essere assunta dall'ospedale Texas Health Presbyterian di Dallas dove è stato ricoverato Eric Duncan, il malato di Ebola liberiano morto nei giorni scorsi, si è laureata alla Texas Christian University.

Secondo quanto riportano ancora i media americani, alla donna sono state fatte trasfusioni con il sangue di Kent Brantly, dottore texano sopravvissuto al virus.

Tom Frieden, direttore dei Centers for Disease Control and Prevention, ha detto che le condizioni della donna sono "clinicamente stabili". E si è scusato con le autorità dell'ospedale per aver detto che l'infezione sia stata un risultato di "una violazione" del protocollo di sicurezza, ammettendo che ancora non è stato stabilito come Pham si sia infettata pur indossando l'equipaggiamento di protezione.

Intanto l'azienda farmaceutica cinese Sihuan Pharmaceutical Holdings Group Ltd - in collaborazione con gli scienziati dell'Academy of Military Medical Sciences (Amms) - sta puntando all'approvazione accelerata di un farmaco anti-Ebola, il JK-05. A riportarlo è il 'Daily Mail'. Secondo l'azienda, il farmaco "potrebbe arrivare in commercio entro fine anno".

A Fiumicino c'è stato un atterraggio di emergenza per un caso sospetto di ebola a bordo di un volo proveniente dalla Turchia e diretto a Pisa. Si è trattato però solo di un falso allarme: la donna dello Sri Lanka che ha accusato un malore era affetta da gastroenterite.

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