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Gb: rapporto Ocse, Germania principale destinazione immigrati

01 dicembre 2014 | 14.54
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I dati dell'Ocse: nel paese tedesco gli arrivi sono stati quasi 400.000, contro i 286mila della Gran Bretagna. I numeri all'indomani del giro di vite annunciato dal primo ministro David Cameron sugli immigrati dai Paesi Ue

Infophoto - PRISMA
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E' la Germania, e non il Regno Unito, la principale destinazione dell'immigrazione in Europa. Lo sostiene il rapporto sulla migrazione diffuso oggi dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), secondo cui gli arrivi in Germania sono stati quasi 400.000. Un numero molto inferiore a quello degli Stati Uniti, dove gli ingressi sono stati un milione, ma più dei 286mila immigrati entrati nel Regno Unito, dei 259mila in Francia e dei 258mila in Italia.

Secondo quanto rivela il rapporto, quasi il 30% degli immigrati si è recato in Germania nel 2012 in base alle norme sulla libera circolazione Europea, contro il 7% di quelli che hanno deciso di stabilirsi in Gb. Tuttavia la migrazione nel paese rimane alta: l'Ocse ha infatti dichiarato che il numero di cittadini stranieri che vivono nel Regno Unito nel 2013 è salito a 4,9 milioni, con un incremento del 3,2% rispetto all'anno precedente. I cittadini stranieri rappresentano il 7,9% della popolazione totale.

I risultati arrivano qualche giorno dopo l'annuncio del primo ministro David Cameron che si è detto pronto a guidare la Gran Bretagna fuori dell'Ue, se gli altri Stati membri non accetteranno la sua proposta per limitare gli abusi alla libera circolazione e contenere il livello di immigrazione nel Paese.

Il piano del premier britannico, in particolare, prevede l'introduzione di misure che permetterebbero a Londra di non garantire il welfare ai cittadini di altri Paesi europei per i primi 4 anni di residenza e di rimpatriare chi è disoccupato da oltre sei mesi. Gli immigrati, inoltre, non avrebbero più accesso immediato al sussidio di disoccupazione e se risultano ancora senza occupazione dopo sei mesi dall'arrivo devono lasciare il Paese.

Il pacchetto presentato prevede poi che i cittadini europei che lavorano in Gran Bretagna non potranno fare domanda per l'edilizia popolare nei primi quattro anni di residenza. Inoltre sarà impedito di chiedere sgravi fiscali o assegni familiari per figli che non risiedono nel paese, misura accompagnata restrizioni delle norme sui ricongiungimenti familiari.

Cameron ha poi aggiunto di essere consapevole del fatto che, perché le sue proposte vengano recepite da tutta l'Unione sarebbero necessari dei cambiamenti degli attuali trattati, sottolineando però che "non esclude nulla" nel caso che le sue richieste non vengano accolte.

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