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Ucraina, accordo per cessate il fuoco dal 15 febbraio

12 febbraio 2015 | 08.58
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Merkel: "Concreta possibilità di risolvere il conflitto". Renzi: "Ottimo risultato". Casa Bianca: "Accordo Minsk seguito da immediati passi concreti". Il Fondo monetario internazionale fornirà un finanziamento di 17,5 miliardi di dollari in cambio di riforme "ambiziose". Kiev denuncia: nella notte decine di carri russi hanno passato il confine .

(Infophoto)
(Infophoto)

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che è stato raggiunto un accordo sul cessate il fuoco nell'est dell'Ucraina a partire dal 15 febbraio. "Siamo riusciti a metterci d'accordo sulle principali questioni", ha detto il presidente russo da Minsk, dove il vertice con il presidente ucraino Petro Poroshenko, Francois Hollande e Angela Merkel è andato avanti tutta la notte.

Nell'intesa sono contenute le condizioni per garantire un cessate il fuoco, il ritiro delle armi pesanti e la creazione di una zona demilitarizzata. Parlando in conferenza stampa dalla capitale bielorussa, Putin ha evidenziato che alcune questioni-chiave sono rimaste ancora irrisolte. Tra queste, la posizione del confine tra Ucraina e Russia, i diritti dei russi nati nell'Ucraina orientale e il ritiro delle truppe e delle armi pesanti. "La prossima cosa che ritengo molto importante è il ritiro delle armi pesanti e delle milizie nella regione del Donbass" ha detto, secondo quanto riporta il 'Guardian'.

Nell'accordo "c'è anche una soluzione politica", ha aggiunto Putin, riferendosi a una "riforma costituzionale che dovrebbe prendere in considerazione i diritti legittimi di chi vive nel Donbass", e ci sono anche "questioni di confine", come "tutta una serie di questioni economiche e umanitarie".

Francois Hollande ha parlato di "accordo serio". "E' un sollievo per l'Europa e un esempio di quanto Francia e Germania possano fare per la pace" ha commentato il presidente francese. "Questo testo, che è stato firmato dal gruppo di contatto e dai separatisti, affronta tutte le questioni", ha sottolineato Hollande, parlando davanti ai giornalisti al fianco della cancelliera tedesca. "Sono compresi - ha spiegato - decentralizzazione, controllo dei confini e rimozione delle armi pesanti".

Al suo arrivo al vertice Ue a Bruxelles, Hollande ha comunque affermato che l'accordo di Minsk sulla crisi ucraina "non garantisce un successo duraturo, saranno determinanti i prossimi otto giorni". "Questo presuppone che continuiamo a essere vigili, a esercitare pressioni ed a proseguire il processo avviato", ha aggiunto Hollande, sottolineando poi che "siamo sulla buona strada".

Per Angela Merkel l'accordo di Minsk è un'opportunità concreta e credibile per risolvere il conflitto nell'est dell'Ucraina, anche se rimangono molti ostacoli. "Non mi faccio illusioni, nessuno di noi si illude: resta molto lavoro da fare", ha detto riferendosi ai leader di Francia, Russia e Ucraina. "C'è però una reale possibilità di cambiare la situazione in meglio" ha sottolineato Merkel, secondo la quale, anche se "non abbiamo ancora raggiunto tutti gli obiettivi, abbiamo una grande speranza per l'Ucraina e anche per l'Europa".

La svolta nei colloqui, confermata anche dai membri della delegazione tedesca, è arrivata dopo 17 ore di maratona negoziale nella capitale bielorussa. Per i leader ora tappa a Bruxelles, dove oggi si terrà il summit informale dei capi di Stato e di governo europei, posticipato alle 16, nel quale Poroshenko darà riscontro all'Europa dei risultati raggiunti nei colloqui.

Dai colloqui di Minsk è uscito un "ottimo risultato - ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, arrivato a Bruxelles per partecipare al vertice - E' un passo importante da quello che abbiamo letto".

"Credo che oggi a Minsk si sia faticosamente raggiunto un risultato importante, positivo ma non risolutivo - ha dichiarato dal canto suo l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini - Il vero punto adesso è l'implementazione degli accordi e la tenuta effettiva del cessate il fuoco. Abbiamo sostenuto questo sforzo in ogni modo non solo tifando ma lavorando". "Si è aperto uno spiraglio. La Ue si impegni a consolidarlo", ha aggiunto.

Da parte sua, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha definito gli accordi di Minsk sull'Ucraina "una notizia eccellente".

Su Twitter è intervenuto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Gli accordi di Minsk ci danno speranza, la speranza è importante, essenziale, ma non è abbastanza. Il test vero è il rispetto del cessate il fuoco sul terreno" ha scritto Tusk.

Intanto il Fondo monetario internazionale ha raggiunto un accordo con Kiev per fornire all'Ucraina 17,5 miliardi di dollari di finanziamento, in cambio di riforme "ambiziose". Lo ha annunciato il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde.

''Il nuovo accordo fornirebbe un quadro di medio termine per la regolazione della politica e delle riforme, in combinazione con un forte sostegno da parte della comunità internazionale con l'obiettivo di ripristinare la stabilità e promuovere una robusta crescita nel medio termine'', spiega il Fmi.

"La missione ha raggiunto un accordo per un programma di riforma economica - ha detto Nikolay Georgiev, capo missione in Ucraina - che sarà sostenuta da un fondo di circa 17,5 miliardi di dollari. La decisione, però, è soggetta all'approvazione da parte del comitato esecutivo del Fmi''.

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