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Russia, migliaia di persone per l'ultimo omaggio a Nemtsov. La compagna torna a Kiev

03 marzo 2015 | 09.32
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Con fiori e candele in mano, sostenitori, amici e colleghi si sono riuniti al centro Sakharov di Mosca. Negato l'ingresso in Russia a eurodeputata lettone

(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

Migliaia di persone in coda per rendere omaggio a Boris Nemtsov, l'oppositore russo ucciso venerdì sera vicino al Cremlino /Foto. Con fiori e candele in mano, sostenitori, amici e colleghi si sono riuniti alla camera ardente allestita al centro Sakharov, organizzazione in difesa dei diritti umani.

Tra i presenti anche l'ambasciatore italiano Cesare Maria Ragaglini e quello americano John Tefft, così come l'ex premier britannico John Major, il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius e il commissario del governo tedesco per i rapporti con la Russia Gernot Erler. Lunedì, Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, Vladimir Putin, aveva fatto sapere che il leader del Cremlino non avrebbe partecipato al funerale.

Al presidente del Senato polacco Bogdan Borusewicz è stato negato dalle autorità russe il permesso di recarsi nel Paese per prendere parte ai funerali di Nemtsov. "Questo è senza dubbio un sistema autoritario diretto verso una dittatura", ha detto Borusewicz alla televisione polacca TVN24. Anche l'eurodeputata ed ex ministro degli Esteri lettone, Sandra Kalniete, ha raccontato di essersi vista negare l'ingresso dalle guardie di frontiera all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca nella tarda serata di lunedì. "Un affronto alle relazioni Ue-Russia e al lavoro delle istituzioni democratiche", ha commentato il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz. "Sapevo che un giorno sarebbe potuto succedere, sono orgogliosa di essere stata definita una nemica della Russia, la Russia al momento non ha molti amici", ha detto all'Adnkronos Kalniete.

Intanto Anna Duritskaya, la compagna ucraina di Nemtsov che era con lui nel momento in cui è stato ucciso, ha potuto lasciare la Russia per tornare nel suo Paese. Duritskaya ha firmato un documento in cui si impegna a non diffondere "alcuna informazione relativa all'inchiesta preliminare" sull'assassinio cui ha assistito venerdì sera, ha reso noto il portavoce della Commissione inquirente Vladimir Markin, precisando che gli inquirenti "stanno seguendo tutte le piste" di indagine e che, oltre agli interrogatori dei testimoni sono state visionate anche le riprese delle telecamere da cui sono state prelevate "alcune prove materiali".

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