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Cina: Li, previsione di crescita del 7 per cento per il 2015

05 marzo 2015 | 11.59
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In apertura dei lavori del Congresso annuale dell'Assemblea nazionale del popolo il premier Li Keqiang ha fatto una previsione di crescita al ribasso, del 7 per cento (contro il 7,5 dello scorso anno) e annunciato più rigidi controlli ambientali.

Li Keqiang - INFOPHOTO
Li Keqiang - INFOPHOTO

Una previsione di crescita al ribasso, del 7 per cento (contro il 7,5 dello scorso anno) per il 2015 e più rigidi controlli ambientali. Il premier cinese Li Keqiang ha aperto oggi i lavori del Congresso annuale dell'Assemblea nazionale del popolo annunciando alla platea dei circa 3mila delegati provenienti da tutto il paese le cifre delle previsioni economiche per l'anno in corso, sottolineando al tempo stesso la necessità di portare avanti la lotta all'inquinamento, che ha definito una "piaga" per la qualità della vita delle persone ed un problema che "pesa sui nostri cuori". La relazione del premier apre tradizionalmente i lavori del Congresso annuale, che proseguiranno fino al prossimo 15 marzo.

Trenta delle 38 pagine del discorso del premier sono state dedicate al rallentamento dell'economia, una fase definita di 'nuova normalità', con una previsione per il Pil del 7% che deve essere considerata normale ed è probabilmente destinata a confermarsi nei prossimi anni.

La Cina, ha detto Li, "deve conservare un equilibrio tra la necessità di assicurare una crescita costante e quella di promuovere aggiustamenti strutturali". "Le difficoltà che affrontiamo quest'anno potrebbero essere maggiori di quelle dello scorso anno.

Il nuovo anno è cruciale dal punto di vista dell'approfondimento di riforme a tutto campo", ha aggiunto spiegando che la Cina punta a creare oltre 10 milioni di posti di lavoro nelle città e mantenere un tasso di disoccupazione del 4,5%.

In tema di lotta all'inquinamento Li ha promesso una serie di iniziative, dalla tutela delle foreste alla promozione dell'uso dei veicoli elettrici impegnandosi a contrastarla "con tutta la nostra energia". "Dobbiamo rispettare alla lettera le leggi per la tutela ambientale, colpire chi si rende responsabile di emissioni inquinanti ed assicurarci che paghino un prezzo alto per queste violazioni". Li ha anche confermato nel corso del suo intervento il previsto aumento del 10,1 per cento della spesa militare nel 2015.

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