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Venezuela: tra crisi economica e politica, com'è cambiato il Paese dopo Chavez

05 marzo 2015 | 15.04
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Morto di tumore il 5 marzo del 2013, era stato rieletto per la terza volta il 7 ottobre del 2012, con il 54,42% dei voti, contro il leader dell'opposizione Henrique Capriles. A differenza del suo governo, quello dell'attuale presidente, Nicolas Maduro, è alle prese con il prezzo del petrolio in calo

Hugo Chavez, scomparso il 5 marzo del 2013 (Foto Infophoto)
Hugo Chavez, scomparso il 5 marzo del 2013 (Foto Infophoto)

A due anni esatti dalla morte del presidente Hugo Chavez, tra tensioni politiche e problemi economici, aggravati dal crollo del prezzo del petrolio, il Venezuela è cambiato radicalmente. Morto di tumore il 5 marzo del 2013, Chavez era stato rieletto per la terza volta il 7 ottobre del 2012, con il 54,42% dei voti, contro il leader dell'opposizione Henrique Capriles.

A differenza del governo Chavez, quello guidato da Nicola Maduro adesso è alle prese con il prezzo del petrolio in calo. Nel 2013, un barile di petrolio aveva raggiunto una media di quasi 100 dollari (circa 90 euro), attualmente ha invece un valore di 48,82 dollari. Sempre due anni fa l'economia è cresciuta del 5,6%, mentre l'anno scorso è scesa del 2,4%. E anche sul fronte del governo le cose sono cambiate. Chavez aveva una leadership politica indiscutibile, a differenza di quella dell'attuale presidente - eletto dopo la scomparsa del suo predecessore - affiancato da figure come il capo dell'Assemblea nazionale, Diosdado Cabello.

Per ricordare la memoria del leader bolivariano, il governo di Caracas ha organizzato dieci giorni di celebrazioni in suo onore. Tra eventi musicali, esposizioni, conferenze ed incontri, la ministra della Comunicazione e dell'informazione, Jackeline Farias, ha spiegato che gli atti prenderanno il via oggi al Cuartel de la Montana, il museo militare dove si trovano i resti dell'ex presidente, e proseguiranno fino al 15 marzo.

Fu proprio Maduro, allora vicepresidente, a dovere annunciare al Paese la morte di Chavez. Al potere dall'aprile del 2013, l'attuale presidente si trova davanti ad una serie di difficoltà economiche, accentuate, oltre che dalla caduta dei prezzi del petrolio, anche dall'alta inflazione e dalla crescente carenza di mercati.

Martedì sera, nel suo programma radiotelevisivo, Maduro, oltre a raccontare che il suo predecessore lo ha formato per "grandi cose", ha ricordato che due anni fa si è trovato davanti alla "notizia più dura" che potesse mai immaginare, assicurando che mai avrebbe pensato di trovarsi in uno scenario in cui Chavez non fosse fisicamente presente. "Con questo - ha aggiunto - penso di esprimere il sentimento di milioni di persone".

Arrivato al potere nel febbraio del 1999, Chavez vinse le elezioni nel 2000, 2006 e 2012, ma il suo decesso non gli ha consentito di assumere il nuovo mandato. Le successive elezioni dell'aprile 2013 le ha vinte Maduro con un margine minimo rispetto al suo avversario Capriles. Da allora, il presidente ha fatto i conti con diverse difficoltà, tra cui le proteste contro il suo governo scoppiate tra febbraio e maggio del 2014, costate la vita di 43 persone.

Lo scorso mese, Maduro ha denunciato un presunto tentativo di golpe, che avrebbe ricevuto il sostegno degli Stati Uniti. Sempre a febbraio, è stato arrestato, suscitando numerose polemiche, il sindaco dell'area metropolitana di Caracas, Antonio Ledezma, accusato di cospirazione contro il governo.

Ledezma è stato portato nella stessa prigione dove si trova un altro leader dell'opposizione venezuelana Leopoldo Lopez, accusato di istigazione durante le proteste dell'anno scorso.

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