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Pena di morte: Utah, approvata legge che ripristina fucilazione

11 marzo 2015 | 10.30
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Se verrà firmata dal governatore Gary Herbert la misura costituirà la risposta più estrema di uno stato americano alla penuria di pentobarbital, il barbiturico per anni usato per le esecuzioni fino a quando negli anni scorsi la Ue ne ha vietato l'esportazione negli Stati Uniti proprio per impedirne l'uso per l'iniezione letale

Foto Infophoto
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Il Senato dello Utah ha approvato una legge che autorizza la fucilazione dei condannati a morte nel caso in cui non siano disponibili i farmaci da usare per l'iniezione letale. Se verrà firmata dal governatore Gary Herbert la misura costituirà la risposta più estrema di uno stato americano alla penuria di pentobarbital, il barbiturico per anni usato per le esecuzioni fino a quando negli anni scorsi la Ue ne ha vietato l'esportazione negli Stati Uniti proprio per impedirne l'uso per l'iniezione letale.

In realtà il 'firing squad', il plotone di esecuzione, ha continuato a essere sempre legale in Utah, unico stato insieme all'Oklahoma. Fino al 2004 i condannati potevano sceglierlo, come fece Ronnie Lee Gardner, l'ultimo mandato a morire nello stato, nel 2010 perché la sua condanna a morte era precedente all'entrata in vigore della legge che rese l'iniezione letale metodo principale per le esecuzioni. La legge approvata, con 18 voti favorevoli e 10 contrari, permettendo alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione - con o senza l'assenso del condannato - di fronte all'impossibilità di recuperare i farmaci necessari per il cocktail letale finora usato.

Come è tristemente noto, alcuni stati, come l'Oklahoma e l'Ohio, hanno cominciato ad usare farmaci alternativi che nei mesi scorsi hanno trasformato alcune esecuzioni in orribili agonie dei condannati, provocando shock e proteste in tutto il mondo.

Tanto che ora la Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di pronunciarsi sull'uso di questi nuovi farmaci. Per questo il senatore repubblicano che ha presentato la legge ricorrere alla fucilazione "in assenza di altre alternative, è la cosa più umana".

Il governatore non ha comunque ancora reso noto se firmerà la legge, limitandosi a ribadire che l'inieizione letale rimane il metodo di esecuzione preferito ma ammettendo che lo stato ha difficoltà ad ottenere i farmaci per il cocktail letale. Dal 1976, anno in cui la pena di morte è stata ripristinata negli Stati Uniti, vi sono state solo tre fucilazioni, secondo i dati del Death Penalty Information Center.

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