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Terrorismo: Mattarella, serve patto di civiltà

27 marzo 2015 | 21.30
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Il presidente della Repubblica in un'intervista esclusiva a Le Figaro: "Non c'è una guerra di religione o di civiltà, molte vittime sono musulmane". Il Presidente lunedì a Parigi, per il Capo dello Stato due mesi di importanti impegni internazionali

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (Infophoto) - INFOPHOTO
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (Infophoto) - INFOPHOTO

Sergio Mattarella, in un'intervista esclusiva a Le Figaro si appella alla comunita' internazionale per fare fronte al terrorismo contro il quale chiede ''un patto di civilta'''. Per il capo dello Stato l'attacco al museo del Bardo di Tunisi è "un segnale di allarme grave" del quale è necessario rendersi conto. "Questa non è una guerra di religione o di civiltà", aggiunge Mattarella, sottolineando che "molte delle vittime erano musulmani". Ricordando poi altri attacchi brutali, come quello di Parigi, il presidente della Repubblica afferma che le aggressioni contro la civiltà e la democrazia richiedono "una risposta immediata e collettiva della comunità internazionale".

"Più che una risposta militare -prosegue il presidente nell'intervista a Le Figaro - serve soprattutto una risposta culturale" Per questo, occorre "lanciare un patto civiltà per contrastare le campagne di odio e di indottrinamento che si diffondono su Internet".

Con la partecipazione domenica alla marcia di Tunisi, alla quale prenderanno parte anche il presidente francese François Hollande, quello palestinese Mahmoud Abbas, la responsabile della politica estera europea Federica Mogherini e il premier italiano Matteo Renzi, per Mattarella l'Europa dimostra di essere "unita nel dolore e nella risposta a questi attacchi".

L'Italia si sente in prima linea contro la minaccia del terrorismo in Libia perché "c'è effettivamente il rischio di trovare lo Stato Islamico a un passo dall'Europa" spiega ancora il capo dello Stato sottolineando l'importanza di sostenere la difficile mediazione dell'Onu. Per la soluzione della crisi libica occorre inoltre, afferma il capo dello Stato, coinvolgere non solo l'Europa ma "soprattutto i Paesi arabi vicini" affinché in Libia si formi un "vero governo di unità nazionale". Una volta raggiunto questo obiettivo, conclude Mattarella, la comunità internazionale potrà aiutare il Paese ad evitare la guerra civile.

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