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Yemen: raid aereo su campo profughi, oltre 40 morti e 250 feriti

30 marzo 2015 | 18.09
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L'attacco, afferma il ministero della Difesa sotto il controllo dei ribelli houti, sarebbe stato compiuto dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita. Bombardato anche il palazzo presidenziale a Sanaa. Riad: pronti ad ospitare dialogo fra fazioni

Raid saudita in Yemen. - (foto AFP)
Raid saudita in Yemen. - (foto AFP)

Più di 40 persone sono rimaste uccise e 250 ferite nel raid aereo che sarebbe stato effettuato dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita e che avrebbe colpito un campo profughi nello Yemen nordoccidentale. Lo ha afferma il ministero della Difesa di Sana'a, sotto il controllo dei ribelli Houthi (sciiti), citato dall'agenzia di stampa Xinhua. Secondo i dati del ministero, nel campo di Mazraq vivono circa quattromila persone. Tra le vittime, stando alle stesse fonti, vi sarebbero donne e bambini.

Intanto il palazzo presidenziale, situato nella zona sud di Sanaa, è stato colpito nei nuovi raid lanciati per il quinto giorno consecutivo dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita sulla capitale dello Yemen. Lo hanno riferito testimoni locali, citati dall'agenzia d'informazione Dpa. Nel mirino dei caccia - hanno precisato le fonti - sono finiti inoltre alcuni obiettivi dei ribelli houthi (sciiti), che da settembre controllano Sanaa, nella zona orientale della città. "Esplosioni che potrebbero essere dovute a un bombardamento della coalizione sono state udite anche nel quartiere (settentrionale, ndr) di Faj Attan", ha aggiunto un residente.

Il portavoce militare della coalizione, il generale saudita Ahmed Asseri, ha fatto sapere che i raid aerei contro gli houthi in Yemen continueranno fino a quando il presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi, che da sabato si trova a Riad, sarà in grado di governare.

L'Arabia Saudita si è detta è pronta ad ospitare il dialogo tra tutte le fazioni che hanno la volontà di garantire la sicurezza e la stabilità dello Yemen. Lo ha sottolineato il re saudita Salman al termine di una riunione di governo sulla crisi in Yemen a Riad, stando a una nota diffusa dall'agenzia ufficiale Spa.

Secondo Salman, il dialogo si dovrebbe svolgere sotto l'egida del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) e dovrebbe avere l'obiettivo di garantire la "legittimità", ovvero che le parti impegnate riconoscano l'attuale presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi. Come condizioni per la ripresa dei colloqui - si legge sempre nel comunicato - Salman ha chiesto anche che vengano riconsegnate le armi alle istituzioni e che non venga minacciata la sicurezza dei paesi che confinano con lo Yemen.

Da mercoledì scorso aerei da caccia di una coalizione composta da 10 paesi e guidata dall'Arabia Saudita bombardano obiettivi dei ribelli houthi (sciiti) in Yemen con l'obiettivo di ripristinare l'autorità del presidente Hadi a Sanaa.

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