"Se Aden cadesse sarebbe un disastro per la città e per la sua gente", ha ammesso il ministro degli Esteri yemenita, Riad Yassin, in una dichiarazione alla tv del Qatar. Allarme Unicef: 62 bambini uccisi e 30 feriti da avvio raid
I carri armati dei ribelli houthi (sciiti) sono entrati nelle scorse ore nel centro di Aden, la roccaforte delle truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansour Hadi nello Yemen del sud. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, citando testimoni locali.
L'avanzata degli houthi verso Aden non ha quindi risentito dei raid lanciati la scorsa settimana da una coalizione guidata dall'Arabia Saudita che sostiene le forze lealiste. "Se Aden cadesse sarebbe un disastro per la città e per la sua gente", ha ammesso il ministro degli Esteri yemenita, Riad Yassin, in una dichiarazione alla stessa tv del Qatar.
Il fronte sciita, al contrario, ha celebrato la notizia dell'ingresso ad Aden. "Possiamo affermare che dopo una settimana di bombardamenti sullo Yemen gli aggressori non hanno raggiunto alcun risultato. Le vittorie ad Aden oggi imbarazzano e fanno tacere gli Stati aggressori", ha commentato il portavoce degli houthi, Mohammad Abdulsalam, attraverso la tv dei ribelli Al-Maseera.
Ma le autorità del porto di Aden hanno smentito l'arrivo dei ribelli allo scalo marittimo. Fonti locali hanno precisato che una corazzata cinese è arrivata al porto per sbarcare 230 persone di nazionalità araba e straniera, ma al momento dell'attracco è finita sotto colpi di arma da fuoco sparati da ignoti. In quel momento decine di soldati della corazzata sono stati dispiegati nell'area del porto per proteggere le persone che erano a bordo, ma in seguito i soldati sono risaliti sulla nave, che ha lasciato il porto. Secondo la fonte, solo 34 persone sono riuscite a sbarcare.