Il vice premier russo con la delega alla difesa Dmitry Rogozin si è recato in visita all'isola norvegese di Spitsbergen, nell'arcipelago delle Svalbard, zona internazionale demilitarizzata e di libero scambio nell'Artico a cui i russi possono accedere senza visto provocando le proteste di Oslo. La Norvegia denuncia che la visita alla miniera in concessione alla Russia di Barentsburg a Spitsbergen, viola il bando ai viaggi nei confronti del vice premier russo proclamato dal Paese, così come da Ue, Stati Uniti e Canada, sottolineando che esponenti del governo russo interessati dalle sanzioni "non sono graditi" alle Svalbard come era stato comunicato all'inizio dell'anno all'ambasciatore russo a Oslo. Il portavoce del ministero degli esteri Frode Andersen ha precisato anche che il suo governo sta definendo misure per rinforzare il bando.
Il ministro degli esteri norvegese Borge Brende ha anticipato la convocazione dell'ambasciatore russo a Oslo Vyacheslav Pavlovsky a cui il vice ministro intende chiedere spiegazioni. La reazione della Norvegia viene considerata da Mosca come "assurda dal punto di vista del diritto internazionale".
Al Polo Nord, accompagnato dal ministro per lo sviluppo economico Aleksei Ulyukayev e dal ministro dell'ambiente Sergei Donskoi (non colpiti dalle sanzioni) Rogozin ha inaugurato un centro di ricerca russo. "I norvegesi sono solo gelosi perchè noi ci muoviamo al Polo Nord", ha scritto il vice premier, a capo della neo istituita commissione sullo sviluppo dell'Artico, in un tweet. "Ora ci sono tutte le condizioni per stabilire una nostra presenza permanente nell'Artico e renderlo nostro, almeno la regione che ricade sotto la nostra responsabilità", ha aggiunto Rogozin, citato dalla Tass.
