"Violazione paragonabile a quella della Sony"
Email, orientamenti sessuali, età, indirizzi e altri dettagli sensibili di quasi quattro milioni di utenti di un sito di incontri per adulti sono finiti in rete dopo un attacco hacker. La violazione informatica ha permesso di mettere le mani su una serie ingente di dati di 'AdultFriendFinder'.
Secondo quanto riportano diverse testate on line, il 'pacchetto di dati' ha un valore stimato di 70 bitcoin (pari a poco più di 15mila euro). Secondo quanto riportato da 'The Hacker News', infatti, l'autore della violazione - nickname ROR[RG] - ha postato un messaggio in un forum nel quale rivela di essere stato contattato da molti possibili acquirenti: "Tante persone mi chiedono di acquistare il database" del sito che conta oltre 60 milioni di iscritti e uno slogan che lascia poco alla fantasia, 'Hookup, Find Sex or Meet Someone Hot Now' ('Rimorchia, fai sesso o un incontro piccante ora').
L'emittente televisiva britannica 'Channel4.com', che ha rivelato per prima l'attacco informatico, ha riportato il 27 maggio che la violazione sarebbe avvenuta mesi fa.
Un allarme sulla perdita di dati - "la grandezza di questa violazione è paragonabile a quella della Sony" si legge nella mail, riferendosi all'attacco alla major americana attribuito dagli Usa alla Corea del Nord - era stato inviato da un consulente della sicurezza informatica lo scorso 12 marzo. Circa due ore dopo, da parte di qualcuno del network 'Friend Finder' è arrivata una 'ricevuta di lettura' di quell'email.
Secondo quanto riportato dalla testata 'The Hill', l'esperto di sicurezza Brian Krebs ha incrociato alcune delle informazioni trapelate attraverso la violazione con i dati che si possono trovare sui social network, riuscendo così a identificare i profili di alcune delle persone coinvolte nell'hackeraggio: "In circa 10 minuti sono riuscito a trovare più di una dozzina di utenti attivi su Facebook, apparentemente tutti sposati".
Una condizione, aggiunge, che potrebbe mettere gli utenti a rischio di estorsione e di ricatto, oltre al consueto rischio di furto d'identità. Pericolo condiviso anche da altri esperti di sicurezza, tra cui Graham Cluley.