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Migranti: Ungheria annuncia sospensione norme su diritto asilo

23 giugno 2015 | 21.18
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Migranti attraversano il confine tra Ungheria e Serbia nei pressi di  Szeged (Foto Afp)
Migranti attraversano il confine tra Ungheria e Serbia nei pressi di Szeged (Foto Afp)

Il governo ungherese ha annunciato la sospensione dell'applicazione delle regole Ue, il cosiddetto Regolamento Dublino, che prevedono che il Paese debba accogliere i richiedenti asilo che hanno fatto ingresso in Europa attraverso l'Ungheria e che poi abbiano viaggiato in altri stati membri. Secondo quanto riferito da un portavoce del governo e riportato dalla Bbc, Budapest ha preso la decisione a causa del numero eccessivo di immigrati illegali che peserebbe sulle proprie strutture di accoglienza.

La nuova sfida alle regole Ue giunge a pochi giorni di distanza dall'annuncio del governo nazionalista del premier Viktor Orbán di un piano per la costruzione di un muro lungo il confine con la Serbia per impedire l'accesso di immigrati illegali. Secondo le autorità ungheresi, quest'anno avrebbero fatto ingresso illegalmente nel Paese oltre 60mila migranti. "L'Ungheria ha usato tutte le capacità a sua disposizione", ha affermato un portavoce del governo. "La situazione -ha aggiunto- richiede di agire in fretta; in questa escalation l'Ungheria deve muoversi un passo avanti alle decisioni della Ue".

A seguito dell'annuncio la Commissione europea ha chiesto immediati chiarimenti al governo ungherese. Una portavoce della Commissione ha riferito che il governo ungherese ha giustificato la sospensione del regolamento sui richiedenti asilo per "ragioni tecniche". In base alle regole, la responsabilità di esaminare le richieste di asilo presentate dai migranti ricade sul Paese nel quale questi hanno fatto il loro primo ingresso in Europa. Se i migranti si recano in un altro Paese membro della Ue possono quindi essere rimandati nel Paese di ingresso.

FRANCIA - Nelle ultime ore, in Francia, centinaia di migranti a Calais hanno cercato di entrare nei tir in coda per l'Eurotunnel o per i traghetti, con i servizi bloccati a causa dello sciopero dei portuali francesi. "Ci sono scontri continui fra i migranti che vogliono posizionarsi sul lato giusto della strada per poter salire sui tir", ha denunciato un dirigente dell'Associazione per l'autotrasporto, Donald Armour, citato dal Guardian esprimendo "grande preoccupazione" per possibili vittime. "Ci sono numerosi migranti irregolari a Calais e nei dintorni che potrebbero cercare di entrare illegalmente in Gran Bretagna", ha denunciato il Foreing Office chiedendo agli automobilisti di "tenere chiuse le porte delle auto ferme nel traffico" e di adottare altre precauzioni anche se "i controlli della polizia locale sono stati rinforzati". Oltre tremila migranti vivono in un campo allestito fuori da Calais.

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