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Terrorismo: Unesco, Is contrabbanda antichità a livello industriale

02 luglio 2015 | 18.32
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(Xinhua/Yin Bogu)
(Xinhua/Yin Bogu)

I miliziani dello Stato Islamico (Is ) hanno razziato i siti artistici e archeologici dell'Iraq e della Siria, e ora stanno vendendo e contrabbandando a un livello industriale le antichità. Lo denuncia Irina Bokova, capo dell'Unesco. Un quinto dei 10mila siti riconosciuti a livello mondiale dell'Iraq sono sotto il controllo dell'Is e ampiamente saccheggiati e non è chiaro cosa stia succedendo di ''altre migliaia'' di zona'', ha detto Bokova durante un meeting di esperti riuniti a Londra. Alcuni siti in Siria sono stati talmente saccheggiati che non hanno più alcun valore per gli storici e archeologi, ha proseguito, esprimendo la preoccupazione dell'Unesco per la Libia.

Nell'autoproclamato califfato dell'Is ci sono alcuni dei più ricchi tesori archeologici sulla terra in una regione dove gli antichi imperi assiri hanno costruito le loro capitali, dove è fiorita la civiltà greco-romana e dove per secoli hanno vissuto insieme musulmani e cristiani. I militanti, la cui rigida interpretazione dell'Islam salafita vieta la venerazione delle tombe e dei resti non islamici, hanno distrutto diversi siti artistici e archeologici in Iraq documentandoli con video.

"La distruzione deliberata che stiamo vedendo oggi in Iraq e in Siria ha raggiunto livelli senza precedenti nella storia contemporanea", ha detto Bokova al Royal United Services Institute (RUSI) di Londra. "Questa distruzione deliberata non solo continua, ma sta accadendo su base sistematica. Il saccheggio di siti archeologici e musei, in Iraq in particolare, ha raggiunto un livello industriale di distruzione", ha aggiunto.

Tale "pulizia culturale" ha lo scopo di distruggere le radici comuni dell'umanità, ma è anche una fonte di finanziamento per i militanti che hanno incaricato gli agricoltori locali di scavare i siti ed estrasse i manufatti da contrabbandare e vendere a collezionisti privati ​​di tutto il mondo .

Il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha scritto oggi al direttore generale dell’Unesco Irina Bokova per esprimere il sostegno dell’Italia all’appello lanciato a Bonn a margine della 39 sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale per l’istituzione della coalizione internazionale 'United4Heritage' contro il traffico illecito e la distruzione del patrimonio culturale mondiale.

"Condivido pienamente le tue argomentazioni – si legge nel testo della lettera- e sono convinto che occorra ora passare dalle parole ai fatti in ordine all’istituzione di una task force internazionale. È proprio in linea con questa impostazione che ho deciso di inviare in Nepal una squadra di esperti per una valutazione dei danni subiti dal patrimonio culturale nepalese. Si tratta di un esempio di quanto l’Italia potrebbe fare per partecipare alla coalizione, opportunamente modulata e integrata da personale che si dovesse rendere necessario impiegare a salvaguardia del patrimonio culturale mondiale ogniqualvolta l’Unesco reputi necessario farvi ricorso".

"L’idea di una coalizione internazionale - conclude il ministro - si sposa egregiamente con le nostre proposte finora presentate all’Unesco ed è mio auspicio che la conferenza di Milano del 31 luglio-1 agosto potrà essere un’ulteriore occasione per consolidare un modello di coalizione mondiale a protezione del patrimonio dell’umanità".

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