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Lady and the Trump, la manager Fiorina si impone sul miliardario nel dibattito

17 settembre 2015 | 11.32
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Carly Fiorina (Foto Afp)
Carly Fiorina (Foto Afp)

"Lady and the Trump". Con questa immagine la stampa americana oggi sottolinea chi sono stati i veri protagonisti del dibattito repubblicano della notte scorsa in California. Ma, a differenza del film di cui viene storpiato il titolo (l'originale è 'Lady and the Tramp', Lilli e il vagabondo, ndr), l'incontro tra Carly Fiorina e Donald Trump non è stato assolutamente un idillio, ma uno scontro all'ultima battuta da cui, a giudizio unanime dei commentatori, l'ex segretaria diventata manager di Hewlett-Packard, è uscita nettamente vincitrice.

Unica donna in mezzo a dieci candidati, Fiorina si è imposta decisamente sul palco mostrando la stessa verve che le ha permesso di essere promossa al dibattito vero e proprio dopo essere stata relegata ad agosto in quello dei candidati minori. "Senti Carly, puoi interrompere chi vuoi sul palco, ma non puoi farlo come me, ok?", le ha detto, tra il serio e il faceto, Chris Christie, il governatore del New Jersey che anche ieri si giocava le ultime carte per ottenere visibilità.

Ma l'obiettivo di Fiorina è stato da subito e per tutte le tre ore Trump, che ha sfidato sul terreno che sta avvantaggiando maggiormente l'imprenditore, quello dell'outsider della politica. "Vi dico perché le persone stanno sostenendo gli outsider, sapete quello che succede a qualcuno che è stato all'interno del sistema tutta una vita? Non si rende più conto che il sistema non funziona", ha detto.

La 61enne repubblicana in effetti è alla sua seconda campagna elettorale dopo aver sfidato senza successo nel 2010 la senatrice democratica Barbara Boxer in California.

"Un pesce che non nuota nell'acqua non riconosce più l'acqua, non è che i politici siano cattive persone, è che sono stati nel sistema per sempre", ha detto ancora. Poi è passata all'attacco diretto di Trump, mettendo in difficoltà il miliardario, che finora si è conquistato la testa dei sondaggi a colpi di sparate scorrette e megalomani, sui programmi e le questioni specifiche.

Ed ha cercato di smontare l'immagine di imprenditore di successo con cui Trump promette di rilanciare l'America ricordando che i suoi casinò hanno dichiarato bancarotta quattro volte: "è così che gestisci le tue società, accumuli una montagna di debiti lasciandoli poi da pagare alla gente. Perché dovremmo affidarti le finanze della nazione?".

Man mano che Fiorina raccoglieva applausi mostrandosi pronta e specifica sui dossier più importanti, Trump era costretto a ripetere slogan e frasette, mostrando la sua limitata preparazione politica."Ho avuto a che fare con persone di tutto il mondo, e tutto quello che ho fatto è stato un enorme successo", ha sbandierato.

Fiorina ha mostrato invece di avere le idee chiare sia in politica interna che in politica estera. "La Russia è un attore negativo, e Vladimir Putin è qualcuno con cui non dovremmo dialogare - ha detto - perché l'unico modo in cui potremmo fermarlo è fargli sentire la nostra forza. Potremmo ricostruire la Sesta Flotta, non l'abbiamo fatto ma io lo farò. Potremmo ricostruire il programma di difesa anti-missilistica, non l'abbiamo fatto ma io lo farò".

Anche se, da vera repubblicana, Fiorina ha sempre detto di non voler giocare la carta del gender, la candidata ovviamente non ha mancato di attaccare Trump per i commenti fatti sul suo aspetto fisico alla stampa. "Le donne di tutto il Paese hanno sentito in modo chiaro quello che ha detto Mr Trump", ha detto costringendo Trump a ribattere, a mò di scusa: "credo che abbia un bel volto, credo che sia una bella donna". Parole a cui Lady non ha riservato la minima attenzione.

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