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Usa: 6mila detenuti per droga saranno scarcerati, stranieri rimpatriati

07 ottobre 2015 | 15.13
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Barack Obama visita una prigione federale
Barack Obama visita una prigione federale

Il dipartimento di Giustizia ha annunciato il rilascio anticipato di circa 6mila detenuti per reati di droga. Le scarcerazioni, che avverranno tra il prossimo 30 ottobre ed il 2 novembre, sono il risultato del nuovo approccio assunto dall'amministrazione Obama nella lotta alla droga e la scelta di ridurre le severissime sentenze imposte negli scorsi decenni anche per condanne minori di droga, misure che negli ultimi 30 anni hanno portato ad una popolazione carceraria record.

E' da record anche il numero dei detenuti che verranno rilasciati, ma non saranno subiti rimessi in libertà: due terzi di loro andranno in quelle che vengono chiamate le "halfway house", comunità dove vige un sistema di semilibertà, o agli arresti domiciliari prima di avviare la libertà condizionale. Un terzo dei detenuti rilasciati sono cittadini stranieri che verranno rimpatriati.

L'annuncio arriva due mesi dopo che Barack Obama ha visitato, primo presidente della storia, una prigione federale in Oklahoma, nell'ambito del suo impegno per la riforma della giustizia, che comprende anche lo sfollamento delle carceri americane dove vi sono 2,5 milioni di detenuti, il 60% dei quali appartenenti a minoranze etniche.

Le scarcerazioni delle prossime settimane sono il primo effetto delle nuove linee guida peri reati di droga annunciate lo scorso anno dalla U.S. Sentencing Commission che ha reso retroattive le sue misure. Quindi i 6mila che verranno scarcerati nelle prossime settimane costituiscono solo il primo gruppo dei detenuti che saranno scarcerati a seguito delle nuove regole.

La commissione ha già indicato che nel prossimo anno la scarcerazione anticipata potrà scattare per almeno altri 8550 detenuti. Ma il dipartimento di Giustizia stima che 40mila dei 100mila che si trovano ora in carcere per reati di droga progressivamente potranno vedersi ridotte le sentenze.

La riduzione delle sentenze è dovuta non solo alle nuove regole, che riducono le pene minime previste, ma anche al fatto che il dipartimento di Giustizia ha specificatamente richiesto ai propri procuratori di non chiedere il massimo della pena per imputati accusati di reati di droga minori, non violenti e non collegati ad attività delle gang.

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