Milioni di persone hanno formato lunghe code per partecipare alle storiche elezioni che si svolgono a Myanmar. Le prime, da 25 anni a questa parte, alle quali è consentita la partecipazione di tutte le forze politiche. Il voto dei 34,5 milioni di potenziali elettori potrebbe porre fine al lungo governo dei militari e consegnare il potere alla Lega nazionale per la democrazia (Nld) della leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi che, davanti a una folla di sostenitori e di giornalisti stranieri, ha votato nel suo seggio di Yangon.
L'ultima volta nella quale l'Nld prese parte alle elezioni, ottenendo una larga vittoria poi annullata dai militari, era il 1990. Nelle ultime elezioni del 2010, il partito scelse la strada del boicottaggio. Sebbene la Suu Kyi, secondo quanto prevede l'attuale Costituzione, sia esclusa dalla carica di presidente, la leader dell'opposizione e Premio Nobel per la Pace ha annunciato nel corso della settimana che intende comunque "guidare il governo" in caso di vittoria del suo partito.
Le urne si sono aperte alle 6 ora locale (le 0.30 in Italia) ma lunghe code ai seggi si erano formate già da prima dell'alba.
Le autorità hanno preannunciato che potrebbe essere necessario attendere qualche settimana per la proclamazione dei risultati ufficiali. Il nuovo governo entrerà in carica a marzo del prossimo anno, quando scadrà il mandato dell'attuale esecutivo.
