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Siria: principe Carlo, siccità è una delle cause della guerra

23 novembre 2015 | 16.55
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Il principe Carlo (Infophoto) - INFOPHOTO
Il principe Carlo (Infophoto) - INFOPHOTO

La crisi dei rifugiati siriani e il terrorismo sono state causate anche dal cambiamento climatico. E' quanto sostiene il principe Carlo che in un'intervista esclusiva a Sky News prima del Cop21, il summit sul clima delle Nazioni Unite che si apre lunedì prossimo a Parigi, suggerisce che le questioni ambientali possono essere state una delle cause all'origine dei problemi in Siria.

"Ci sono davvero prove credibili che il grave periodo di siccità, durato circa 5-6 anni, è una delle principali cause dell'orrore in Siria", ha sottolineato l'erede al trono britannico, secondo il quale la mancanza d'acqua ha costretto molte persone ad abbandonare le loro terre e a migrare verso le città già sovraffollate di rifugiati dall'Iraq, creando una situazione molto difficile.

Nell'intervista, rilasciata prima degli attentati di Parigi, il principe Carlo alla domanda se ci può essere una relazione tra il cambiamento climatico, conflitti e il terrorismo ha risposto: "Assolutamente". E "solo negli ultimi anni - ha aggiunto il primogenito della regina Elisabetta - il Pentagono ha effettivamente iniziato a prendere in considerazione l'enorme impatto" che i problemi climatici e ambientali hanno su quello che sta succedendo.

Il principe del Galles, che terrà un discorso in apertura alla Cop21, ha quindi espresso il timore che ci dirigeremo verso "catastrofi e caos" se non si affrontano le questioni ambientali, come ad esempio l'aumento delle temperature globali, con molto più urgenza. Quanto ai fondi economici necessari ad affrontare il problema, Carlo ha ammonito: "Se non li troviamo ora, più tardi sarà peggio, la vita sul pianeta diventerà molto, molto complicata".

Infine, guardando al summit, il Principe ha espresso dubbi sul fatto che i paesi delle Nazioni Unite saranno in grado di raggiungere un consenso sulla riduzione delle emissioni di gas serra. "Sono andato a Copenhagen nel 2009 che, francamente, si è concluso con un disastro - ha ricordato - abbiamo perso tutti questi anni. C'è molto da fare per recuperare".

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