Duro botta e risposta su Twitter tra Donald Trump e il principe saudita che ha invitato il miliardario che vuole chiudere le frontiere americane ai musulmani a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca, definendolo una 'disgrazia' per il partito repubblicano e per l'intera America.
All'attacco Trump ha replicato alzando ulteriormente i toni e, con il suo stile ormai ben noto, ha definito il principe Alwaleed Bin Talal "un ebete" che vuole influenzare la politica americana "con i soldi di papà". "Non potrà farlo quando io sarò eletto", ha concluso.
Dopey Prince @Alwaleed_Talal wants to control our U.S. politicians with daddy’s money. Can’t do it when I get elected. #Trump2016
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 12 Dicembre 2015
Nel suo tweet Bib Talal, che è il Ceo di Kingdom Holding Company - che, con un valore complessivo stimato intorno a 24, 8 miliardi di dollari netti, ha azioni in gruppi come Citigroup e Twitter stesso - aveva detto che Trump non ha nessuna speranza di vincere le elezioni presidenziali.
.@realDonaldTrump
You are a disgrace not only to the GOP but to all America.
Withdraw from the U.S presidential race as you will never win.
— الوليد بن طلال (@Alwaleed_Talal) 11 Dicembre 2015
In un'intervista all'Economist nel 1999, il principe saudita ha raccontato di aver iniziato la sua attività di imprenditore con un prestito di 30mila dollari ricevuto dal padre e mettendo un'ipoteca di 400mila dollari sulla casa che sempre il padre gli aveva comprato. Trump, a sua volta, ha detto di aver ricevuto un 'piccolo' prestito di un milione di dollari dal padre, un ricco immobiliarista, dopo la laurea nel 1968. La sua fortuna è stimata da Forbes intorno a 4,5 miliardi di dollari.