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Spagna, Psoe e Podemos contro un governo Rajoy

21 dicembre 2015 | 08.10
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(Afp)
(Afp)

Nessun sostegno al governo Rajoy. I socialisti spagnoli (Psoe) e Podemos hanno annunciato l'intenzione di votare 'no' a un nuovo governo guidato dal Partito popolare che non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti alle elezioni parlamentari celebrate in Spagna. I conservatori hanno conquistato il 28,7% dei voti, pari a 123 dei 350 seggi in palio nella camera bassa del Parlamento, 63 seggi in meno rispetto a quelli ottenuti 4 anni fa.

"Il Psoe agirà con prudenza e responsabilità", è il Pp che deve tentare di dar vita al governo, ma il Psoe "voterà no all'investitura di Mariano Rajoy", ha dichiarato il segretario del partito Cesar Luena. Anche i socialisti sono stati puniti dall'elettorato e hanno ottenuto 90 seggi con il 22% dei voti. A Podemos di Pablo Iglesias sono andati 69 seggi, e 40 a Ciudadanos di Albert Rivera.

Ma per un'alleanza a sinistra tra Psoe e Podemos il prezzo è la Catalogna. O accetta la convocazione di un referendum per l'indipendenza della Catalogna o il Psoe non avrà alcuna possibilità di ottenere l'ipotetico appoggio di Podemos a un'investitura di Pedro Sanchez. Questo il messaggio lanciato oggi da Iglesias. "Non ci sono dubbi. Il referendum in Catalogna è imprescindibile per costruire un nuovo progetto storico e un nuovo progetto comune", ha dichiarato Iglesias lasciando intendere che sta a Pedro Sanchez decidere se dar vita ad una maggioranza alternativa di sinistra a quella che cercherà di far nascere il partito popolare di Rajoy.

Iglesias ha detto chiaramente incontrando la stampa a Madrid che la posta in gioco ora non è l'investitura a capo del governo ma la messa in marcia di una nuova "transizione" che bisogna affrontare ora con calma, "senza fretta", avviando consultazioni sulla costruzione di un "nuovo progetto comune" nel quale "il diritto a decidere" delle "genti e dei popoli di Spagna" è una pietra angolare. "Se il Psoe non capisce che la Spagna è diversa sta dicendo 'grande coalizione'", ha assicurato Iglesias sostenendo che coloro che comandano" nel Psoe stanno "cercando una formula" per stringere questo patto con il PP.

Intanto l'ex premier spagnolo e presidente del Partito Popolare, José Maria Aznar, ha chiesto a Rajoy di convocare un congresso aperto del partito "per eleggere la direzione". Aznar, che non era intervenuto al Comitato esecutivo dal marzo 2011, ossia dalla storica vittoria ottenuta da Rajoy con la conquista di 186 seggi parlamentari - ha parlato di "un momento difficile per la Spagna e per il partito" e ha appoggiato gli sforzi per l'investitura di Rajoy. Però poi ha ricordato al premier la necessità di convocare un congresso in primavera: "Deve esserci un congresso. Aperto. Al quale di sicuro non mi presenterò", ha tenuto a sottolineare. "Nessuno può mettere in dubbio il fatto, dopo il voto, che l'evoluzione avuta dal PP fino ad arrivare a queste elezioni, richieda una riflessione profonda" con l'obiettivo di recuperare la fiducia degli spagnoli "e lo spazio di centrodestra in Spagna".

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