Hillary Clinton non si farà battere da Bernie Sanders in New Hampshire senza combattere. E l'ex segretario di Stato si è tolta i guanti ed è passata all'attacco durante il dibattito trasmesso da Msnbc e accusa il senatore libera di "una campagna di insinuazioni" e "artefatte calunnie".
Toni durissimi che sono un segnale del nervosismo e preoccupazione dello staff della front runner di fronte ai sondaggi che, dopo l'incerto esito in Iowa, danno il senatore liberal ormai con un vantaggio enorme in New Hampshire, il 60% contro il 31%. "E' arrivato il momento di mettere fine alle artefatte calunnie che tu ed il tuo staff state portando avanti", ha detto Clinton che accusato l'avversario di condurre una "campagna di insinuazioni" riguardo ai presunti favori fatti a Wall Street in cambio di finanziamenti e soldi per i discorsi.
"Se hai qualcosa da dire, dilla", ha sfidato ancora la Clinton affermando invece l'intenzione "di parlare delle cose che ci dividono" sui singoli dossier politici. E questo hanno fatto per il resto della serata i due avversari, con toni irritati ed aggressivi che finora non si erano registrati nei dibattiti democratici.
Ma anche parlando dei singoli dossier - politica estera, sanità, finanziamenti ai partiti - il duello tra i due è continuato ad essere quello, tutto ideologico, su chi sia il candidato veramente progressista, e quindi degno di attirare il voto della base liberal democratica che appare essere l'ago della bilancia delle primarie.
"Io non faccio promesse che non posso mantenere", ha detto Clinton che da giorni ripete il mantra che lei è una progressista realista e pragmatica, non idealista come Sanders. Ed ha fatto l'esempio della riforma del "Medicare for all" che il senatore propone per rendere veramente universale l'Obamacare che finirebbe, secondo Clinton, per far saltare l'intera riforma sanitaria. "L'idea che io smantellerei l'assistenza sanitaria in America non è accurata", si è difeso Bernie.
Riguardo ai contatti con Wall Street, Clinton ha negato ogni sua compiacenza nei confronti delle banche arrivando addirittura ad affermare di essere un loro obiettivo. "Una delle ragioni perché i tipi di Wall Street, quelli degli hedge fund, sono così aggressivi con me è perché il mio programma è teso è evitare che si abbia un altro collasso del sistema finanziario in fururo", ha detto. Ma l'ex segretario di Stato deve fare i conti con il fatto che prima di candidarsi ha guadagnato oltre 600mila dollari facendo discorsi per queste banche.
