Almeno 30 morti e 53 feriti. E' il bilancio ufficiale delle vittime degli attacchi sferrati stamani alla periferia di Kabul e rivendicati dai Talebani. Nel mirino è finito un convoglio di cinque mezzi dell'Accademia di polizia. Tra le vittime ci sarebbero anche quattro civili. A bordo dei mezzi c'erano 215 giovani afghani appena usciti dall'Accademia. Il convoglio, in arrivo a Kabul dalla provincia di Maidan Wardak, è stato colpito da un attentatore suicida al volante di un'autobomba e poi c'è stata una seconda esplosione.
In precedenza la Bbc aveva riferito un bilancio di almeno 40 morti, ma poi il ministero dell'Interno di Kabul ha confermato che gli attacchi hanno fatto almeno 30 morti e 53 feriti. Il presidente afghano Ashraf Ghani ha denunciato l'attentato che ha definito un "crimine contro l'umanità", un "odioso crimine commesso dai Talebani", segnale - secondo Ghani - della "sconfitta" del movimento "sul campo di battaglia".
E' la seconda volta in meno di due settimane che i Talebani mettono a segno un attacco a Kabul. Lo scorso 20 giugno 15 persone - 13 nepalesi e due indiani - sono rimaste uccise in un attentato simile contro un minibus che trasportava personale della sicurezza dell'ambasciata canadese. Oggi il presidente ha chiesto che sia fatta luce e che siano accertate eventuali "negligenze" riguardo alla decisione di trasferire gli agenti a bordo di un convoglio di bus chiaramente identificabile.
Hanno condannato l'attacco anche la missione della Nato in Afghanistan, Resolute Support, l'ambasciata Usa a Kabul, il chief executive del governo afghano, Abdullah Abdullah, e il governo del vicino Pakistan. "Resolute Support condanna con forza l'attacco suicida di oggi a Kabul. I Talebani continuano a dimostrare un totale disprezzo per la vita umana", si legge in un comunicato della missione Nato.
"E' ripugnante il crudele e totale disprezzo per la vita umana durante il mese sacro di Ramadan", si legge in una nota dell'ambasciata Usa a Kabul che denuncia un "attacco raccapricciante" che prima ha colpito gli allievi dell'Accademia di polizia e poi, "deliberatamente, la gente coraggiosa accorsa a soccorrere le vittime". Dal vicino Pakistan le autorità hanno ribadito "la forte condanna del terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni".
