Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato oggi la famiglia della 13enne Hallel Yaffa Ariel, pugnalata a morte ieri mattina mentre dormiva nella sua camera da letto nella colonia di Kiryat Arba da un adolescente palestinese, che è stato poi ucciso.
Accompagnato dal ministro della Difesa Avigdor Lieberman, il premier ha lodato la forza dei genitori dell'adolescente in un momento così difficile e ha promesso di discutere con Lieberman i modi per "rafforzare questa comunità e per prevenire simili attacchi in futuro".
"Vedere la stanza di Hallel, vedere le macchie di sangue accanto al suo letto, i libri e i vestiti di una ragazzina, è sconvolgente. Tutto ciò ci ricorda chi siamo e cosa abbiamo di fronte", ha detto Netanyahu. "Loro vorrebbero sradicarci ma noi - ha aggiunto - approfondiremo le nostre radici. Non ci costringeranno ad andare via".
Netanyahu ha concluso affermando che gli atti di terrore non riusciranno a scalfire l'anima del popolo ebraico e non costringeranno gli ebrei ad abbandonare le loro case: "Sono rimasto molto colpito da questa meravigliosa famiglia, (i terroristi, ndr) non riusciranno ha spezzare il loro e il nostro spirito".