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Tre colpi di Stato militari in Turchia dal 1960 prima del golpe fallito della scorsa notte

16 luglio 2016 | 08.34
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(Afp)
(Afp)

L'esercito turco si proclama a tutela della laicità della Costituzione e ha condotto con successo dal 1960 tre colpi di Stato contro governi civili prima di quello fallito la scorsa notte. Il primo risale infatti al 27 maggio del 1960 quando l'esercito ha agito denunciando che il sistema democratico era in pericolo. Il governo aveva limitato la libertà di stampa e quella dei politici dell'opposizione, scatenando le proteste degli studenti. L'allora primo ministro Adnan Menderes e suoi due ministri furono impiccati nel settembre del 1961. I militari rimasero al potere per 17 mesi.

Un secondo intervento dell'esercito contro l'autorità politica della Turchia risale al 12 marzo del 1971, quando i militari dichiararono di voler dare una risposta all'estremismo politico mostrato dall'estrema destra. L'esercito costrinse l'allora primo ministro Suleyman Demirel a dimettersi e l'anno successivo l'esercito riconsegnò il potere a un governo civile.

Il 12 settembre del 1980 il secondo mandato di Demirel è finito con un golpe. La leadership militare sotto il generale Kenan Evren ha imposto la legge marziale. Circa 650mila persone sono state arrestate e molte sono state giustiziate. Il governo militare è ufficiale finito nel novembre del 1983.

Il 30 giugno del 1997 l'esercito è intervenuto negli affari politici, ma senza arrivare a un vero e proprio golpe. I militari hanno però costretto alle dimissioni il primo premier islamico della Turchia, Necmettin Erbakan. Era il mentore dell'attuale presidente President Recep Tayyip Erdogan.

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