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Siria, medici denunciano: "Lanciati barili bomba al cloro"

02 agosto 2016 | 14.30
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Un aereo dei regime siriano ha lanciato barili bomba al cloro sulla città di Saraqib, controllata dall'opposizione nella provincia di Idlib nel nordovest della Siria. Lo hanno denunciato fonti mediche all'agenzia di stampa Anadolu spiegando che ''dieci persone, tra cui bambini, hanno sofferto di asfissia a causa dell'attacco''. Inoltre le vittime hanno avuto difficoltà respiratorie e vomito, ha aggiunto la fonte.

Lo scorso aprile il negoziatore dell'opposizione siriana Mohamed Alush aveva accusato il regime di Damasco di aver sferrato 43 attacchi chimici e 13 con il cloro in Siria.

La Syria Civil Defense, i volontari noti come 'caschi bianchi' o 'elmetti bianchi', ha "confermato" via Twitter che "il primo agosto alle 23.10 due barili" bomba "sono stati sganciati da elicotteri a Saraqib" e ha aggiunto: "Sospetto" utilizzo di "cloro". Saraqeb, nella provincia di Idlib, si trova poco lontano dalla zona in cui è stato abbattuto ieri l'elicottero militare russo. Anche Abdel Aziz Bareeh, un medico che lavora a Saraqeb, ha confermato alla Bbc che nell'attacco di ieri notte è stato usato cloro: "Sappiamo che si tratta di cloro perché siamo già stati colpiti così in passato e ne riconosciamo l'odore e i sintomi". "Abbiamo 28 casi confermati, si tratta per lo più di donne e bambini", ha aggiunto.

Continuano le violenze nel Paese. Almeno 28 civili sono morti nelle ultime 24 ore nell'offensiva lanciata dai gruppi ribelli ad Aleppo, nel nord della Siria. Lo hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna.

Tra le vittime, ha precisato l'Osservatorio, si contano "sei bambini e otto donne", mentre decine di persone sono rimaste ferite. Ieri i ribelli di Jabhat Fatah al Sham, ex Fronte al-Nusra, e quelli di Ahrar al Sham hanno lanciato un'offensiva mirata a rompere l'assedio imposto dal regime di Damasco nella parte orientale di Aleppo. Qui, secondo l'Onu, vivono almeno 250mila persone costrette a fare i conti con carenze alimentari e mediche.

Andrea Iacomini, portavoce di Unicef-Italia, denuncia: "Aleppo è sotto assedio perpetuo e migliaia di bambini continuano a vivere in condizioni disperate, i raid aerei sono tornati ad essere intensi". "Oggi, a causa degli scontri - ricorda -, 300.000 persone di cui circa 133.000 bambini sono sotto assedio e completamente isolati a causa dell'impossibilità di fornire aiuti umanitari di qualsiasi genere".

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