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Bolivia, vice ministro rapito e picchiato a morte dai minatori in sciopero

26 agosto 2016 | 07.59
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Proteste e scontri  con la polizia durante lo sciopero dei minatori a Panduro, La Paz, in Bolivia (Afp)
Proteste e scontri con la polizia durante lo sciopero dei minatori a Panduro, La Paz, in Bolivia (Afp)

Il vice ministro dell'Interno boliviano, Rodolfo Illanes, è stato picchiato a morte durante una protesta di minatori in sciopero. Lo ha confermato il ministro dell'Interno, Carlos Romero, che, in una conferenza stampa convocata nella notte a La Paz, ha confermato che Illanes è stato assassinato "in modo brutale e vigliacco" nell'est del Paese.

Secondo la ricostruzione fornita da Romero, il 55enne vice ministro è stato rapito dai minatori, che si erano scontrati con la polizia a Panduro, a circa 165 chilometri a sud est da La Paz, mentre stava tentando di avviare dei negoziati con loro.

Dopo che il vice ministro è stato picchiato a morte, sono stati circa 100 i minatori arrestati dalla polizia intervenuta per fermare le proteste, iniziate diversi giorni fa, contro una controversa nuova legge che regola l'attività sindacale. Negli scontri dei giorni scorsi sono rimasti uccisi tre minatori.

La Federacion Nacional de Cooperativas Mineras de Bolivia (Fencomin) ha iniziato a protestare tre giorni fa contro l'articolo della nuova legge che permette la creazione di sindacati. "Noi non vogliamo sindacati nel nostro settore cooperativo, siamo tutti soci, non abbiamo una relazione padrone-operaio", ha detto il vice presidente Albino Garcia.

Illanes si era recato nella regione per parlare con i dirigenti dei minatori e cercare di convincerli a sospendere i blocchi stradali che stanno paralizzando la zona. Dopo il ministro dell'Interno, anche il ministro della Difesa, Reymi Ferreira, ha confermato che il vice ministro è stato picchiato a morte, aggiungendo che anche un suo collaboratore è stato ferito ed ora è ricoverato.

"Vi sono difficoltà nel recupero del corpo del vice ministro che è ancora a Panduro", ha poi aggiunto. Anche un fotografo ed un cameraman sono stati aggrediti dai dimostranti furiosi per la morte del terzo minatore dall'inizio delle proteste. La televisione boliviana ha reso noto che il presidente Evo Morales è "profondamente scosso per la morte del dottore Illanes" descritto come un prezioso collaboratore da 10 anni del suo governo.

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