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Bombe Usa, Rahami era stato denunciato dal padre come 'terrorista'

20 settembre 2016 | 18.51
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Due anni fa il padre di Ahmad Khan Rahami, il 28enne arrestato quale presunto responsabile delle bombe a New York e nel New Jersey, aveva denunciato il figlio alla polizia affermando che era un terrorista. La denuncia portò all'apertura di un fascicolo da parte dell'Fbi. Lo scrive il New York Times citando fonti delle forze dell'ordine.

Il quotidiano newyorchese riferisce anche che Rahami, arrestato dopo uno scontro a fuoco con la polizia, aveva con sé un taccuino contenente frasi inneggianti al jihadismo. In una sezione del taccuino, perforata da un proiettile e coperta di sangue, Rahami aveva scritto frasi riguardanti "l'uccione dei kuffar", o infedeli.

Il padre di Rahami dichiarò alla polizia del New Jersey che il figlio era un terrorista nel 2014, quando Rahami venne arrestato dopo una lite in famiglia e accusato di avere accoltellato il fratello. L'informazione venne inoltrata alla Joint Terrorism Task Force guidata dall'ufficio dell'Fbi di Newark.

I funzionari aprirono una semplice procedura di "accertamento", il grado più basso tra i vari livelli di indagine, e interrogarono il padre di Rahami, che però ritrattò la dichiarazione fatta alla polizia. Un funzionario, interpellato sulla questione, spiegò che il padre aveva lanciato l'accusa perché arrabbiato con il figlio. Non è invece chiaro se lo stesso Ahmad Rahami venne interrogato dagli agenti federali.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se il 28enne sia stato aiutato nella costruzione degli ordigni e se qualcuno era a conoscenza delle sue intenzioni ma ha omesso di denunciare il pericolo alla polizia. Di particolare interesse per gli investigatori sono una serie di viaggi che Rahami ha compiuto in Pakistan, dove in un'occasione si è trattenuto per quasi un anno.

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