Le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente la zona orientale della città siriana di Aleppo, in mano ai ribelli, "zona assediata", dopo mesi di offensiva da parte delle forze governative e l'impossibilità di introdurvi gli aiuti umanitari. Lo ha annunciato Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari.
Laerke ha spiegato che i quartieri orientali di Aleppo, dove vivono circa 275.000 persone, hanno i tre requisiti previsti dall'Onu per le zone assediate: accerchiamento militare, accesso negato agli aiuti umanitari e nessuna libertà di circolazione per i civili.
Le forze del regime di Damasco hanno annunciato una "riduzione" degli attacchi contro i "terroristi" nei quartieri orientali della città di Aleppo. In un comunicato del Comando generale dell'Esercito diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana viene annunciata la decisione di "ridurre" gli attacchi "aerei e dell'artiglieria" contro "postazioni dei terroristi nei quartieri orientali di Aleppo" nell'intento di "migliorare la situazione umanitaria" e "aiutare chi vuole lasciare" queste zone per spostarsi verso "aree più sicure".