Chiude i battenti il casino Trump Taj Mahal, che il candidato repubblicano aveva definito l'ottava meraviglia del mondo. L'annuncio è arrivato al termine dell'ennesimo sciopero dei dipendenti che nel momento di massima gloria della struttura - tra casino e hotel - erano più di tremila.
Il Trump Taj Mahal ad Atlantic City, costato quasi un miliardo di dollari, era stato inaugurato il 2 aprile 1990 con una festa faraonica di cui era stato ospite d'onore Michael Jackson. Ma già pochi anni dopo - e nonostante avesse creato non pochi problemi agli altri casino - il Trump Taj Mahal si era rivelato un flop finanziario, provocando la prima delle quattro bancarotte nel settore del gioco per il magnate. Che nel 2009 aveva deciso di ritirarsi da tutti i suoi investimenti nei casino sulla East Coast.
Nel marzo scorso il candidato aveva ceduto l'ultima delle sue quote nella Trump Entertainment Resorts all'hedge fund di un suo amico, Carl Icahn, che, dopo una dura battaglia con i sindacati del casino, ha deciso infine di staccare la spina. "Oggi è un giorno triste per Atlantic City", ha commentato Icahn, che nel business aveva investito 350 milioni di dollari.
