Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali americane, ma ha perso il 'nome' su tre palazzi di New York. Centinaia di inquilini hanno infatti deciso di chiedere la rimozione dell'insegna con il nome 'Trump' che per anni ha campeggiato sulla facciata dei loro palazzi perché, ora che il magnate newyorchese è diventato presidente, gli edifici possano mantenere "un'identità neutra".
In particolare gli abitanti degli edifici residenziali, situati ai numeri 140, 160 e 180 di Riverside Boulevard, nell'Upper West Side di Manhattan, per un totale 1.325 appartamenti, si erano costituiti in un comitato lo scorso mese, dando vita a una petizione battezzata 'Dump the Trump name', per opporsi alle dichiarazioni provocatorie durante la campagna elettorale. E ora sono determinati ad andare avanti per la rimozione del logo Trump dalla facciata degli edifici.
Il magnate newyorchese aveva costruito questo complesso immobiliare, rivenduto poi alla Equity Residential, una società di Chicago quotata in borsa, che però aveva mantenuto il nome, non solo sulla facciata, ma anche sulla carta intestata e sulle uniformi dei dipendenti. Ed è proprio questo che non va giù agli inquilini.
Negli ultimi giorni, la direzione degli immobili ha già dato ordini di confezionare nuove uniformi per i dipendenti senza il nome di Trump. Ieri, poi, è arrivata la notizia che la proprietà degli edifici ha accettato la loro richiesta per rimuovere anche la scritta sul palazzo. "Obiettivo di questa decisione - si legge nella comunicazione - è quella di rispettare un'identità neutra per i residenti attuali e futuri".
