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Stop immigrazione, Onu: "Bando Usa meschino e contrario a diritti umani"

30 gennaio 2017 | 14.45
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Le Nazioni Unite all'attacco di Donald Trump. In un tweet, l'Alto commissario per i diritti umani, il giordano Zeid Raad Al Hussein, ha definito l'ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti su rifugiati e musulmani "meschino" e ha qualificato "la discriminazione basata sulla nazionalità contraria ai diritti umani". Non solo, secondo al Hussein, quel bando "manca di generosità" e rappresenta "uno spreco di risorse" che invece potrebbero essere utilizzate "nella lotta contro il terrorismo".

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si augura che l'ordine esecutivo di Trump sia solo una misura temporanea. "E' evidente per me che la protezione dei rifugiati è qualcosa di assolutamente essenziale, soprattutto quando questi ultimi non riescono a trovare una protezione adeguata", ha detto Guterres parlando alla stampa in un vertice dell'Unione Africana ad Addis Abeba, in Etiopia.

"Gli Stati Uniti hanno una lunga tradizione di protezione dei rifugiati. Spero fortemente che le misure adottate siano temporanee, così come mi auguro che la protezione dei rifugiati torni ad essere di nuovo nell'agenda del governo Usa", ha sottolineato. Nel suo discorso di apertura del summit, Guterres ha descritto i Paesi africani come "tra i principali e più generosi al mondo nell'accoglienza ai rifugiati, mentre l'Occidente e altri Paesi chiudono i confini e costruiscono muri".

Sulla questione interviene anche l'Ue. Il portavoce capo della Commissione Europea, Margaritis Schinas, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha detto che l'Unione Europea "non discrimina" le persone sulla base della "nazionalità, della razza o della religione", in nessun campo, e la Commissione Europea sta esaminando la situazione, dopo l'ordinanza esecutiva di Trump, per verificare che non colpisca i cittadini europei che abbiano anche la nazionalità di uno dei Paesi interessati dall'ordinanza.

"In questa fase - ha affermato Schinas - la situazione non è chiara: siamo impegnati nel processo di stabilire se l'ordinanza esecutiva ha delle conseguenze sui cittadini dell'Ue con la doppia nazionalità. Ci arrivano input contrastanti e i nostri legali stanno lavorando. Ci accerteremo che non ci siano discriminazioni nei confronti dei nostri cittadini".

"Questa è l'Unione Europea e nell'Ue noi non discriminiamo sulla base della nazionalità, della razza o della religione. Non solo per quanto riguarda l'asilo, ma in tutte le altre nostre politiche. La Commissione e il presidente Jean-Claude Juncker hanno coerentemente sottolineato il nostro attaccamento a questi principi", ha concluso Schinas. 

"L'Unione Europea continuerà a prendersi cura e ad ospitare i rifugiati siriani e gli altri che fuggono dalla guerra" ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri, Federica Mogherini. "A parte questo, l'Ue crede fortemente in un sistema che sia basato sulle regole e sulle norme internazionali, nel pieno rispetto di tutti gli individui, indipendentemente dalla loro religione, del loro background etnico o del loro Paese, della loro nazionalità, del loro genere. Continueremo ad agire così", ha concluso Mogherini.

Mentre la Russia conferma il principio della non interferenza nelle questioni interne di altri Paesi ma soprattutto prende le distanze nei fatti dalle critiche ai provvedimenti di Trump. "Non sono questioni che ci riguardano" ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a chi gli chiedeva un commento sul bando all'immigrazione firmato dal presidente americano.

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