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Barcellona, caccia all'autista killer. "Forse è in Francia"

19 agosto 2017 | 09.25
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Continua la caccia a Younes Abouyaaqoub, il 22enne marocchino che gli inquirenti spagnoli sono orientati a ritenere l'autista del furgone che ha seminato terrore e morte a Barcellona. Il timore della polizia è che l'uomo possa essere riuscito ad entrare in Francia, come scrive il sito di Le Parisien. Alla polizia francese sono stati trasferiti i dati di una Kangoo bianca, a bordo del quale è stato avvistato.

Abouyaaqoub risiedeva a Ripoll, a nord di Barcellona, dove ieri sono state arrestate 3 persone. Una quarta persona è invece stata arrestata ad Alcanar.

MADRID INSISTE, CELLULA NON ESISTE PIU' - Continua il botta e risposta tra Madrid e Barcellona sullo smantellamento della cellula terroristica responsabile degli attacchi di giovedì e venerdì. Il ministero degli Interni spagnolo, citato da Europapress, ha ribadito che la cellula "come gruppo organizzato non esiste più", confermando quanto sostenuto dal ministro Juan Ignacio Zoido, secondo cui è stata smantellata. Una versione messa in dubbio dal responsabile degli Interni della Catalogna, Joaquim Forn, secondo cui non si potrà considerata neutralizzata la cellula fino a quando "non avremo localizzato tutte le persone che ne facevano parte".

CATALOGNA CORREGGE MADRID, CELLULA NON SMANTELLATA - Non si può parlare di cellula smantellata "fino a quando non avremo localizzato delle persone che ne facevano parte". Così Joaquin Forn, il consigliere dell'Interno del governo autonomo della Catalogna, corregge le dichiarazioni fatte dal ministro dell'Interno spagnolo, Juan Ignacio Zoido, che ha annunciato lo smantellamento della cellula terroristica responsabile dell'attacco a Barcellona. "Non voglio contraddire Zoido, però questa è un'indagine condotta dai Mossos d'Esquadra" ha aggiunto, rivendicato il ruolo operativo nell'inchiesta della polizia catalana. "Quello che è successo a Cambrils permette di assicurare che è stato dato un colpo molto forte alla cellula - ha concluso - però in questo momento non si può dire che è completamente smantellata".

POLIZIA, CELLULA VOLEVA PROVOCARE CENTINAIA DI MORTI - Gli attentati a Barcellona e Cambrils sono stati opera di un'unica cellula terroristica che, per mesi e senza sollevare alcun sospetto, ha preparato diversi attentati con esplosivi con l'obiettivo di provocare "centinaia di morti". E' quello che hanno rivelato fonti investigative a El Mundo.

PERQUISITA CASA IMAM- La polizia oggi ha condotto una perquisizione nella casa dell'imam di Ripoll, la piccola località catalana dove vivevano la maggior parte dei terroristi uccisi o arrestati dopo l'attacco a Barcellona. Secondo i media spagnoli, i Mossos d'Esquadra cercavano, tra l'altro, campioni di Dna per confermare la tesi che l'imam Abdelbaki Es Satty sia una delle due persone rimaste uccise nell'esplosione dell'abitazione ad Alcanar, vicino a Tarragona.

ISIS RIVENDICA ANCHE ATTACCO A CAMBRILS - Intanto il sedicente Stato islamico ha rivendicato anche l'attacco a Cambrils. La rivendicazione è avvenuta attraverso un comunicato pubblicato da 'Amaq', l'organo di informazione dell'Isis, nel quale è spiegato che i due attacchi hanno provocato complessivamente l'uccisione e il ferimento di 120 "crociati".

TERZA VITTIMA ITALIANA - C'è una terza vittima italiana della strage di Barcellona. Si tratta dell'italo-argentina Carmen Lopardo, di 80 anni, che si trovava nella città catalana per turismo. Lo riporta il sito del quotidiano argentino La Nacion.

Dopo gli attacchi di Barcellona e Cambrils si contano 14 vittime accertate, mentre sono 54 le persone ancora ricoverate in ospedale. Dodici si trovano in condizioni critiche. Lo riferisce la protezione civile catalana su Twitter.

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