Non se ne è andato sbattendo la porta, "piuttosto la porta mi è stata sbattuta in faccia". Maurizio Romani, il senatore espulso dal M5S per aver rassegnato le dimissioni contri i 'cartellini rossi' toccati a 4 colleghi, a fare un gruppo con l'ex M5S Francesco Campanella non ci pensa proprio, "ora sarebbe una scelta politica folle", taglia corto.
"Ci siamo dimessi - spiega - perché volevamo evidenziare quello che era successo nel Movimento, tra mancanza di regole e mancata applicazione di quelle esistenti. Questo 'siamo in guerra' io lo devo ancora capire", dice ai cronisti dopo aver ricordato "di esser stato buttato fuori con un post di Grillo", senza alcun voto della Rete o dei colleghi. "Per ora sono nel gruppo Misto - aggiunge - dove continuerò a lanciare il mio messaggio: siamo la parte sana del Movimento, la parte che chiede e vuole regole e il loro rispetto".