Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gozi ha coordinato il vertice del Comitato interministeriale per gli Affari europei: ”Riunione tecnica in modo da dare tutto il tempo e lo spazio al premier, che ha un mese per definire gli orientamenti”
“Oggi abbiamo svolto un lavoro collegiale a livello politico, domani ci sarà una riunione tecnica in modo da dare tutto il tempo e lo spazio al presidente del Consiglio, che ha un mese di tempo per definire gli orientamenti e le scelte politiche del semestre”. Lo ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, che mercoledì mattina ha coordinato la riunione del Comitato interministeriale per gli Affari europei in vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea.
“Per il nostro lavoro siamo partiti dal discorso sull’Unione del presidente Renzi di Firenze, dalla richiesta di cambiamento che l’Europa deve raccogliere, dal fatto che l’Ue deve fare meglio alcune cose e non farne altre. Tutte le questioni - ha spiegato Gozi - come l’energia, il Mediterraneo sicuro, la tecnologia, meno burocrazia sono essenziali per un’Unione al sevizio delle priorità politiche”.
Alla riunione, nella sala Verde a palazzo Chigi, hanno preso parte tra gli altri i ministri Federica Mogherini, Pier Carlo Padoan, Andrea Orlando, Stefania Giannini e Maria Carmela Lanzetta. Presente anche il presidente dell’assemblea delle Regioni Vasco Errani. Il Comitato, come hanno spiegato alcuni partecipanti, ha lavorato su due documenti, uno più politico e l’altro più tecnico, con i contributi di tutti i dicasteri sugli obiettivi del semestre. Documenti che poi, dopo un’altra riunione tecnica, verranno sottoposti al premier Renzi che li valuterà per le sue conclusioni politiche.
All’Odg del Comitato c’era anche la questione delle procedure di infrazione cui è sottoposto il nostro Paese a livello comunitario. A questo proposito, Gozi ha lanciato un appello perché si arrivi il più celermente possibile alla cancellazione delle infrazioni: “Vogliamo cambiare l’Europa e non possiamo non fare uno sforzo straordinario per abbattere il numero di infrazioni che tra l’altro costano svariati milioni di euro l’anno” al Paese.
Il ministro degli Esteri Mogherini ha parlato di un nuovo inizio e non di un semestre di transizione, ragionando molto sul fatto che proprio perché cade nel momento di rinnovo delle istituzioni europee il semestre darà spazi maggiori di influenza alla presidenza italiana che dovrà garantire continuità in una fase di transizione.
Parlando di occupazione e crescita come punti di riferimento per la presidenza italiana, il ministro degli Esteri ha anche spiegato che le risorse saranno limitate ma adeguate, con iniziative concentrate su Milano in modo da far da volano all’Expo, con proposte culturali limitate ma di alta qualità. Infine, la Mogherini ha anche accennato al lavoro da svolgere sui rapporti tra Unione europea e Federazione russa.
