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Renzi contro la Bundesbank: "L'Europa è dei cittadini non dei banchieri"

04 luglio 2014 | 13.04
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Il premier vede Barroso: "La Buba non entri nella politica italiana". Il presidente della Commissione: "Nessun leader ha chiesto una modifica delle regole". Su Napolitano: "Sarebbe un ottimo presidente della Commissione"

Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO
Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO

Non c'è ''nessuna polemica tra noi e il governo tedesco sulla gestione della stabilità e della flessibilità'', ma ''insieme dobbiamo condividere le regole che ci siamo dati che prevedono stabilità e crescita''. Lo ha detto Matteo Renzi nella conferenza con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso a Villa Madama, a Roma, commentando le critiche della Banca centrale tedesca all'Italia. ''Io non ho visto una polemica con i politici tedeschi'', ha premesso il premier, sottolineando: ''Le regole europee devono riguardare la stabilità e la crescita perché con la sola stabilità distruggiamo il nostro futuro''.

''Il compito della Bundesbank è quello di assicurare gli obiettivi di stabilità, non di partecipare al dibattito politico italiano'', ha spiegato Renzi, parlando delle ''polemiche come i banchieri'' sulla flessibilità delle regole economiche europee. "L'Europa è dei cittadini europei, non dei banchieri", ha sottolineato.

"Il rapporto con la Merkel è ottimo, ho molto apprezzato la presa di posizione del governo tedesco di queste ultime ore", ha sottolineato Renzi a proposito delle polemiche tra Italia e Germania sul Patto di stabilità. "La flessibilità non è una richiesta dell'Italia, ma serve all'Europa", ha poi aggiunto.

Il semestre di presidenza italiana è una "grande occasione per restituire speranza, passione e entusiasmo ai cittadini europei, sono loro il nostro punto di riferimento", ha detto Renzi.

Con il "progetto di riforme dei mille giorni, l'Italia vedrà un grande restyling complessivo", ha assicurato il premier. "L'Italia deve essere più semplice e diventa più forte", ha sottolineato il premier, aggiungendo: "Mi auguro che questo percorso di cambiamento si faccia insieme, Italia ed Europa".

Parlando della questione immigrazione, Renzi ha detto: ''Mare Nostrum continua perché quando in mare c'è una nave alla deriva con dei bambini a bordo un popolo civile li salva''. ''E' inaccettabile che nel 2015 si possa consentire ad una nave di andare a fondo perché non sappiamo di chi è la competenza'', ha aggiunto il premier spiegando: ''Occorre una politica europea che rafforzi Frontex con maggiori investimenti''.

Barroso ha ribadito: "Serve un'Italia forte al centro di un'Unione Europea altrettanto forte". "Anche senza l'Ue l'Italia dovrebbe fare le riforme", ha aggiunto. Dal semestre di presidenza italiano dell'Ue "giungono obiettivi chiari che noi condividiamo", ha riconosciuto il presidente della Commissione europea.

Nel corso dell'ultimo vertice europeo "nessun leader ha chiesto una modifica delle regole", ha chiarito. Barroso ha poi ribadito la necessità di attuare le "riforme strutturali" che sono "fondamentali per la competitività" della Ue.

"Sarebbe un errore essere ossessionati solo dal consolidamento dei conti", ha ribadito il presidente della Commissione Ue, aggiungendo però che il rigore "è indispensabile in presenza di un indebitamento alto", per non correre rischi sui mercati.

Barroso si è detto impressionato dall'"entusiasmo" del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "se non trovassimo un presidente della Commissione europea potremmo chiedere a lui, sarebbe un ottimo presidente".

Parlando dell'emergenza immigrazione, Barroso ha sottolineato che c'è bisogno di "una responsabilità condivisa" con il coinvolgimento di tutta l'Ue.

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