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Legge elettorale, Casaleggio e Grillo: "Non esistono linee diverse in M5S". Pd: "Basta giochini"

19 luglio 2014 | 12.18
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L'intervento all'indomani del "non c'è più tempo" rivolto ai dem in un post dei Cinque Stelle e le critiche che ne sono seguite: "Il Pd difende solo il patto del Nazareno. Renzi parla di una sconfessione dal blog che non c'è mai stata". Serracchiani: "La leadership di Grillo non è all'altezza di un'opposizione matura". Di Maio: "Grillo e Casaleggio avranno meno spazio"

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

"Il Pd sta mettendo in dubbio le buone intenzioni del Movimento 5 stelle al tavolo sulla legge elettorale. E' chiaro a chiunque abbia seguito lo streaming che il M5S aveva 5 punti chiari mentre il Pd cercava di non dare alcuna risposta concreta e di temporeggiare. Renzi parla di una sconfessione dal blog che non c'è mai stata. Non esiste una linea Grillo/Casaleggio. Non esiste una linea Di Maio. Non esistono linee all'interno del movimento, se non quella dei cittadini". E' quanto si legge in un comunicato firmato Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, all'indomani del "non c'è più tempo" rivolto ai dem in un post dei Cinque Stelle e le critiche che ne sono seguite.

"Il Pd - scrivono - questo fa fatica a comprenderlo perché difende solo le ragioni degli accordi segreti del patto del Nazareno. I fatti di questi giorni in aula al Senato lo dimostrano. Sosteniamo senza riserva alcuna la posizione della delegazione M5S. Per questo faremo ratificare i punti proposti al tavolo sul portale del Movimento di modo che i cittadini iscritti possano esprimersi. Così - concludono - si potrà andare direttamente in aula e votare una legge elettorale con le preferenze: dato che proprio Renzi ha dichiarato più volte durante l'incontro di volere le preferenze nella legge elettorale".

"La leadership di Grillo non è all'altezza di un'opposizione matura - replica Debora Serracchiani, vicesegretaria del Partito democratico - Mentre stiamo cambiando profondamente il Paese sarebbe utile per tutti poter contare su un'opposizione con una strategia politica chiara, basata su una volontà riformista diversa dalla nostra ma comunque in grado di offrire al Paese alternative coerenti, proposte costruttive. Invece da Grillo arrivano solo scossoni imbizzarriti, mosse estemporanee, poveri tatticismi".

A replicare è anche il deputato del Pd Ernesto Carbone: "Tanto rumore per nulla. Se intendessimo nobilitare il M5S potremmo definirlo 'pirandelliano' dopo l'ultima consueta smentita della coppia Grillo-Casaleggio. L'incontro al Pd sulle riforme infatti lo ha chiesto Di Maio ed è stato come sempre rapidamente sconfessato. Che affidabilità hanno dunque come interlocutori?". "Se si trattasse di commedia, farsa o letteratura - aggiunge - ce la caveremmo con 'uno, nessuno, centomila' ma qui è dell'Italia che stiamo parlando e della necessità di fare in fretta cose serie per il Paese. Ai M5S diciamo che andremo avanti spediti sulle riforme nell'interesse del Paese. Il tempo delle sceneggiate è finito. Non abbiamo tempo d'aspettare personaggi in cerca d'autore".

Interviene inoltre l'eurodeputata del Pd Simona Bonafè. "Le riforme non sono la tela di Penelope perché il Paese ne ha urgente bisogno. Chi vuol bene all'Italia lavora per scriverle e approvarle, chi invece non vuole cambiare e chi abbraccia la linea dello sfascismo fa come il M5S che di giorno chiede l'incontro tramite Di Maio e di notte Grillo lo annulla. Adesso - scandisce - basta giochini".

Intanto Luigi Di Maio, intervistato da David Parenzo nel corso della seconda serata di 'Ponza d'autore', afferma che "d'ora in poi Beppe Grillo e Casaleggio avranno meno spazio ma loro sono contenti e sono in una fase in cui cercano di dare più responsabilità a quelli che oggi fanno parte del Movimento e ne condividono la linea''. ''Grillo e Casaleggio - spiega ancora Di Maio- attraverso il blog gestiscono una parte del Movimento, un'altra parte la decidiamo noi in assemblea: questo procedimento porterà a dare maggiori responsabilità a chi prima ne aveva meno e viceversa. Il Movimento 5 Stelle, proprio perché si chiama così è in continua trasformazione e subirà altre trasformazioni. Non la vivo come una nostra emancipazione, ma sono loro che stanno dando più responsabilità alle varie entità politiche del M5S''.

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