Il presidente del Senato Pietro Grasso ammette "lo scrutinio segreto sui soli emendamenti riferiti alle funzioni delle Camere". La decisione è stata comunicata all'aula dallo stesso presidente, che ha precisato come il numero di 920 richieste di voto segreto "non ha precedenti nella prassi parlamentare". Il voto segreto, invece, non è stato ammesso per le parti del ddl riforme relative al procedimento legislativo. (segue)