Il governo resta sempre disponibile al confronto sulle riforme istituzionali. Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi nel corso dell'incontro a palazzo Chigi con i capigruppo di maggioranza (Gianluca Susta, Lucio Romano, Luigi Zanda, Maurizio Sacconi, Karl Zeller), come spiega chi ha partecipato all'incontro.
Il tutto, fermo restando che i punti della riforma su cui si discute sono quelli noti (referendum, elezione del capo dello Stato e immunità), "che non sono i pilastri delle riforme", come spiegano le stesse fonti. In questo contesto, i capigruppo hanno tracciato un percorso al premier che prevede l'approvazione entro oggi (con seduta notturna) fino a tutto l'articolo 2, grazie anche alla sintesi concessa dal 'canguro'.
"A quel punto, il grosso della riforma sarà passato", spiega sempre chi ha partecipato alla riunione. Poi qualche ora di risposo ai senatori per tornare al lavoro lunedì per poi, a metà settimana anche per rispettare il lavoro della Camera, approvare i due decreti in scadenza (Pa e Competività). La parte restante delle riforme, ormai crollato il muro dei 7mila emendamenti, secondo i capigruppo di maggioranza potrà quindi essere approvata entro l'8 agosto.
