L'ex premier alla scuola di formazione politica di Sirmione sostiene che il partito ha bisogno di forze nuove: "Io vecchietto, ma pronto a fare da 'bandiera'". Sul caso Mediaset, "io martire ma Strasburgo annullerà la sentenza". Sulla crisi in Ucraina: "Con sanzioni alla Russia rischiamo un inverno freddo"
Rinnovazione nel partito. E' la convinzione di Silvio Berlusconi che pone davanti ai suoi durante il suo intervento alla scuola di formazione politica di Forza Italia a Sirmione nel bresciano. "Forza Italia ha bisogno di forze nuove", sostiene l'ex premier, la cui idea è quella di mettere in campo "un esercito di giovani" e di "missionari" disposti a "combattere per la libertà" e capaci di difendere l'operato dei suoi governi, che hanno fatto "più di tutto ciò che gli altri hanno realizzato in 50 anni".
Berlusconi parla di sé come "vecchietto" da usare come bandiera e aggiunge: "Dobbiamo usare ancora questa bandiera ma sarebbe bello avere in campo un esercito di azzurri che avesse per bandiera un vecchietto e tutti gli altri giovani". Detta quindi la missione: "Bisogna piantare la bandiera di Forza Italia in ogni comune" in modo da trasformare "la maggioranza degli italiani che sono moderati in vera maggioranza politica. E' questa la missione speciale che vi do".
Parlando della riforma della giustizia, Berlusconi auspica che "sani i vizi terribili che rendono ogni cittadino meno sicuro nei suoi beni, nei suoi diritti, nella sua libertà". Poi non si trattiene e torna a parlare della sentenza del processo Mediaset. "Mi hanno colpito nel patrimonio, nell'immagine, nel prestigio, nella vita, nei diritti", sottolinea richiamando l'attenzione della platea - che lo applaude - sulla sua situazione di "martire casalingo". Comunque, si dice convinto che "la Corte di Strasburgo annullerà la sentenza".
In generale sul processo delle riforme c'è il sostegno del partito. "Come possiamo dire di no all'abolizione di una delle Camere e a una legge elettorale che favorisce il bipolarismo?" dice ai suoi, rivendicando a Fi il merito di aver deciso di conseguenza, come "forza responsabile".
Passando alle questioni estere e in primis intervenendo sulla crisi tra Russia e Ucraina, Berlusconi rivendica di aver "fatto interventi a pioggia", di aver tenuto contatti "a lungo con Matteo Renzi" per evitare "sanzioni inutili". Renzi ha fatto la sua parte, ma alla fine "i leader le sanzioni le hanno volute comunque approvare" provocando le inevitabili contro-sanzioni russe che "da noi provocheranno danni enormi nella moda e nell'abbigliamento". Dopo la politica dell'Unione Europea e dell'Occidente nei confronti della Russia, fa osservare B., "siamo tornati in una situazione di guerra fredda" e rischiamo "di passare un inverno al freddo" sul fronte delle forniture di gas.
Non risparmia critiche a Barack Obama quando infine centra il suo discorso sulla battaglia contro l'Isis. "Abbiamo visto queste scene incredibili di teste mozzate e qualche leader è andato a giocare a golf dopo aver avuto un suo cittadino con la testa tagliata".
