L'ex premier davanti ai senatori di Forza Italia riuniti a Palazzo Giustiniani: "Rilancerò il partito, nessuno pensi di fare a meno di me". Il leader di Fi al Tg5: "Sciogliere Forza Italia? Niente affatto, voglio rinnovarla e rafforzarla"
Nessuno pensi di fare a meno di me, sono tornato in campo perché voglio vincere. Dopo tutto quello che ho fatto, non pensino certo che adesso possa uscire di scena così. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi davanti ai senatori di Forza Italia riuniti a Palazzo Giustiniani. Rilancerò Forza Italia, resto sempre il in campo, avrebbe assicurato.
L'ex premier è poi tornato a smentire le indiscrezioni che parlano di ridimensionamento o scioglimento del suo partito. Sono solo sciocchezze, questa storia che io voglio sciogliere Fi non corrisponde affatto al vero. E' falso che io voglia chiudere il partito, avrebbe detto.
Pagherò tutti i debiti di Forza Italia. Vi sembra che voglia chiudere il partito? Leggo sui giornali solo falsità. Come prova della sua volontà di rilanciare il movimento azzurro, il Cav porta la garanzia di voler onorare fino in fondo i debiti di svariati milioni di euro (oltre 100 milioni in fideussioni bancarie personali, secondo l'ultimo bilancio relativo al 2013) accumulati in questi anni da Forza Italia.
Farò un accordo con le banche per un piano di rientro in 3-4 anni, avrebbe annunciato l'ex premier, assicurando che non è assolutamente vero quello che si legge: cioè che lui sarebbe pronto a 'svendere' Forza Italia pur di tutelare le sue aziende.
In 20 anni mi hanno fatto di tutto, figuriamoci se ora mollo, anzi sono in campo più che mai e voglio tornare a vincere, perché il governo Renzi durerà fino al 2018 e abbiamo tempo per riorganizzarci, sarebbe stato il ragionamento del leader azzurro. Una riorganizzazione, che non passerà attraverso la rottamazione di nessuno, ma sarà un giusto mix tra vecchia guardia e giovani leve, avrebbe spiegato ancora una volta Berlusconi, promettendo 'lunga vita' ai cosiddetti seniores azzurri.
Berlusconi avrebbe parlato anche del nodo della Consulta, annunciando che il partito azzurro ha una rosa di tre papabili, senza indicarne i nomi. Il Cav, riferiscono alcuni presenti, avrebbe spiegato la genesi del 'tridente': dalla 'base' mi sono arrivati dieci nomi e, tra questi, tre hanno un curriculum di tutto rispetto, ma per la scelta finale mi affiderò al capogruppo Romani.
E' stata invece smentita dall'Ufficio Stampa di Forza Italia al Senato la frase che era stata attribuita a Berlusconi riguardo all'ipotesi del premio di maggioranza alla lista. "Sulla legge elettorale - si precisa in un comunicato - il presidente di Forza Italia ha ribadito che l'accordo è quello del Nazareno e che ogni eventuale modifica deve essere discussa fra le parti".
