Sono sette le risoluzioni depositate al Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul Consiglio europeo che si apre domani. Oltre a quella di maggioranza che approva le comunicazioni del premier, c'è quella di Roberto Calderoli (Lega), che impegna il governo a garantire comunque "presso le istituzioni europee la tutela dei rapporti civili ed etico sociali come disciplinati dagli articoli 14, 16,19,24, 26, 29 e 32, secondo comma, della Costituzione".
Una formulazione che consentirebbe la richiesta di voto segreto, ma il governo, tramite Maria Elena Boschi, ha espresso parere favorevole al documento del vice presidente del Senato, oltre che a quello di maggioranza. Il premier Matteo Renzi, invece, ha deciso di non intervenire in sede di replica.
Parere contrario, invece, alle altre risoluzioni, presentate da Lega, Sel, M5S e Forza Italia, che ne ha presentate due. In particolare, quella a prima firma Lucio Malan impegna il governo a chiedere il ritiro delle sanzioni economiche dell'Ue alla Russia.